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E la Merkel ci prende pure in giro:"Italiani allarmisti sullo spread"

Lucia Esposito
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  Il premier Mario Monti ha proposto un meccanismo che riduca automaticamente gli spread quando salgono oltre certi livelli, ma la risposta tedesca è arrivata a stretto giro attraverso fonti governative. Non solo. Ci hanno preso anche in giro per l'eccessivo allarmismo sostenendo che l'Italia deve farsi passaere il panico da tassi. Secondo le fonti del governo tedesco, spetta agli Stati in difficoltà decidere come e quanto utilizzare i nuovi strumenti. Berlino rinfaccia a italiani e spagnoli di essere esagerati e creare inutili allarmismi. Un presa in giro che arriva proprio in un giorno in cui lo spread è tornato sopra quotda 470 punti base arrivando a toccare i 477 punti con un tasso del 6,25%. In Spagna le cose non vanno meglio: lo spread tra i bonos e i bund è a 551 punti con un tasso superiore al 7%. Berlino sostiene che spetta agli stati in difficoltà decidere se e quando usare gli strumenti esistenti, mentre Monti vorrebbe introdurre l'intervento automatico dei fondi salva stati per cercare di controllare lo spread dei titoli di Stato. Eurobond "La questione dei progressi verso un'unione fiscale non può essere risolta in un giorno", hanno sottolineato le fonti del governo tedesco, mettendo in guardia contro le alte aspettative. Dal summit Ue non usciranno decisioni dettagliate ma si cercherà di realizzare un lavoro importante su un'ambiziosa roadmap europea. Berlino si oppone alla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dei fondi di salvataggio finchè la supervisione è a livello nazionale, hanno aggiunto le fonti. Quanto alla Grecia, i leader europei riuniti a Bruxelles non possono decidere nulla prima che il rapporto della troika sia completato. Il Paese ellenico deve rispettare i suoi obblighi. I rappresentanti di Ue-Bce-Fmi, hanno specificato le fonti tedesche, potrebbero tornare ad Atene la prossima settimana, per la revisione ci vorranno probabilmente settimane piuttosto che giorni. Ma il clima in Germania è decisamente contrario all'introduzione di misure di condivisione del debito e anti-spread. "Nein, no, non" titola il giornale economico Handelsblatt, che pubblica anche un commento del suo principale editorialista, in cui invita caldamente la Merkel a mantenersi ferma e a non fare concessioni nel corso del vertice europeo che inizia oggi a Bruxelles. In realtà in un'intervista al Walla Street Journal il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, apre sulla questione eurobond. II  ministro dice che Germania è disposta a cedere sulla questione eurobond, cioè sulla mutualizzazione del debito sovrano,  dei paesi dell'eurozona, ma solo se ci sarà uno zar europeo a vigilare sui conti pubblici dei sedici paesi dell'euro. La condizione è che i Paesi rinuncino a una parte della propria sovranità accettando un controllo sui bilanci. Nella stessa intervista, il ministro ha preannunciato che Berlino è pronta per l'adozione di misure a breve termine per la ripresa. Nel pomeriggio, il ministero delle Finanze tedesco ha smentito che l'intervista sul Wall Street Journal cambi la posizione della Germania sugli eurobond. "Non è vero", dice il portavoce, Martin Kotthaus a chi sostiene che Berlino apre agli eurobond. "Abbiamo sempre detto - precisa - che siamo pronti a parlare di condivisione del debito solo al termine di un processo verso una vera unione di bilancio"  

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