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Imu, ecco chi pagherà di più

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Lucia Esposito
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Mancano pochi giorni al pagamento dell'Imu, la nuova tassa sugli immobili introdotta dal governo Monti per provare a far cassa. Una tassa molto discussa  che ha costretto o sta costringendo, in questi giorni, a calcolare la cifra da versare. Nonostante i tempi di scadenza siano molto brevi, c'è ancora molta confusione e soprattutto molte incongruenze. Prima di tutto sulle destrazioni: nessuno sconto, per esempio, alla famiglia con figlio gravemente disabile che abbia più di 27 annui. Mentre vengono riconosciute delle agevolazioni alle famiglie con figlio autonomo e sano che vive con mamma e papà. Nessuna riduzione nemmeno per chi vive con un anziano con disabilità: anche in questo caso, come per il figlio disabile, l'unica detrazione prevista è quella fissata per la prima casa di 200 euro. I Comuni potrebbero aumentare la detrazione ma non sono obbligati a farlo. Un anziano che vive in una casa di riposo ed è proprietario di un immobile, potrebbe pagarsi la retta con l'affitto della propria abitazione ma se lo fa perderà diritto alla detrazione di 200 euro prevista per la prima vasa. Il Fisco non è clemente con il giovane che lascia la propria abitazione per andare a lavorare in un'altra città prendendo altrove una casa in affitto. I fuorisede non possono usufruire della detrazione fissata per la prima casa, anche se lasciano sfitte le abitazioni. Non conviene affittare la seconda casa: sulla seconda abitazione tenuta sfitta si finirà per pagare meno di quanto si dovrà pagare se viene data in affit

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