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Sempre meno dipendenti pubbliciMa ci costano sempre di più

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Secondo la Cgia di Mestre, tra il 2001 e il 2009 sono diminuiti di 111.000 unità (-3%). Ma al netto dell'inflazione ci costano l'8% in più

Matteo Legnani
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Tra il 2001 e il 2009 i dipendenti pubblici sono diminuiti di quasi 111.000 unità, pari a una contrazione del 3%. Tuttavia, la spesa per le retribuzioni è aumentata, al  netto dell'inflazione, dell'8,3%”. A sottolineare l'andamento retributivo degli  statali è il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi che, grazie al lavoro effettuato dal suo ufficio studi, ha messo a confronto il trend di spesa dei travet italiani  con quelli tedeschi.E' evidente, prosegue Bortolussi, “che questi aumenti non sono finiti in tasca agli infermieri, ai bidelli o alle maestre elementari. E' molto probabile che ad avvantaggiarsene economicamente siano stati i livelli dirigenziali medio alti del nostro pubblico impiego”. Il numero dei dipendenti pubblici, secondo i dati della Cgia, è passato da 3.637.503 unità nel 2001 a 3.526.586 nel 2009: la riduzione è stata di 3 punti percentuali. In termini di dotazione del personale rapportato alla popolazione, l'Italia fa registrare un valore di 58,4 dipendenti ogni 1.000 abitanti, collocandosi su una soglia molto vicina a quella della Germania (55,4 ogni 1.000 abitanti, per un totale di 4,5 milioni di dipendenti pubblici). Tuttavia, la spesa complessiva per le retribuzioni  del settore pubblico è passata dal 10,5% all'11,2% del Pil (+0,7 punti percentuali), attestandosi, nel 2009, sui 171 mld di euro. In   Germania è calato di 0,5 punti percentuali.

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