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Vittorio Feltri spinge per Gabriele Albertini a sindaco di Milano: "Rientra a Palazzo Marino e dagli una ripulita"

 Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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Caro Gabriele Albertini, varie volte ti ho chiesto di ricandidarti a sindaco di Milano per fronteggiare le emergenze di questa città umiliata da una amministrazione sgangherata. Mi rendo conto che un individuo come te non abbia più voglia di cimentarsi in un incarico impegnativo, direi faticoso, e soprattutto ingiustamente mal pagato. Tuttavia ci sono momenti in cui gli uomini capaci e saggi sono indispensabili alla collettività. In effetti, se uno è affetto da una grave malattia è costretto a rivolgersi a un medico esperto, così spera di salvarsi. Allo stesso modo i milanesi, consapevoli di vivere in una metropoli allo sbando, hanno bisogno non di un sindaco ammazzasette, il quale pensa alle piste ciclabili e ai pattini a rotelle, causa della mancata fluidità del traffico, bensì di un politico abile, un "manico" di sicuro affidamento come sei tu. La gente necessita di te per campare decentemente (...) (...) e faccio appello al tuo senso civico: ti prego, rientra a Palazzo Marino e dagli una ripulita nonché la dignità e l'efficienza di un tempo, quando lo guidavi tu con maestria e realizzando una serie di opere pubbliche che hanno condotto Milano al livello di sviluppo delle migliori capitali europee.

 

 

Non c'è un concittadino con la testa sulle spalle che non ti rimpianga. Forza, Gabriele, supera ogni tentennamento e ricomincia tu a menarci verso un futuro meno gramo del presente. Desideriamo affidarci a te e a nessun altro. Nel rivolgermi alla tua stimata persona con ostinazione sono spinto dall'esperienza.

 

 

Ti conosciamo tutti e ricordiamo quello che sai compiere, sei il migliore, dotato di una visione moderna che ci può aiutare ad uscire dal vicolo cieco in cui ci ha infilato Beppe Sala, personaggio perbene eppure non in grado di risolvere, e anche soltanto di affrontare, le problematiche della nostra amata urbe. Non esitare, Albertini, vieni a darci una mano e a risollevarci dall'attuale grigiore. Siamo stanchi di dibatterci nel caos. Insisto, accetta questo sacrificio e candidati alle prossime elezioni locali, le vincerai alla grande poiché grande sei tu.

 

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