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Addio nasi alla francese, ora va di moda rifarselo alla "Kate"

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L'80% delle donne che si sottopongono al ritocchino chiedono di somigliare alla principessa Middleton

Nicoletta Orlandi Posti
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Kate Middleton, icona di stile. Ma non solo per moda e portamento: oggi le donne chiedono di avere anche il 'suo' naso, tanto da diventare nel Regno Unito la procedura estetica più richiesta fra la popolazione femminile. Non meno sensibili sono le italiane: cresce in maniera esponenziale la 'punta alla Kate' e il naso con profilo diritto o "aristocratico", con picchi fino all'80%, a sfavore di nasini alla francese o riduzioni eccessive della gobba. Se ne parla a Milano in occasione della 7th Edition dell'International Biennal Masterclass.  Cambiano così, influenzati dai guru della moda, anche i canoni estetici del naso: dai presupposti di rigidità, imposti dalla Scuola di Dallas (la più importante negli ultimi vent'anni in tema di chirurgia plastica) con punte triangolari, affilate e supportate da innesti strutturali (cartilaginei) prelevati dal setto nasale o dalle costole, si passa a una punta morbida, con contorni meno squadrati e una naturale flessibilità. E, con essa, si evolvono anche le tecniche: procedure sempre più mini-invasive, con incisioni limitate, e microinnesti di cartilagine per ricreare un gioco di luci e ombre che renda la punta 'attraente'. Quasi azzerati i tempi di recupero, da 8 a 10 giorni al massimo per ritornare alla vita sociale, riduzione di traumi, gonfiori e cicatrizzazioni post-operatorie. Limitati i casi di revisione a distanza, circoscritti esclusivamente al 10% degli interventi complessi o ad imprevedibilità operatorie. Preferiti dalle donne anche trattamenti estetici non chirurgici di rimodellamento del viso con un incremento pari al 250% del botox, con effetti di 'subliminal difference', seguito da filler, laser, microdermoabrasione e peeling chimici. 

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