Filosofia per imparare a pensare
I bambini sono soliti fare domande sulla vita, sul mondo, sul perché delle cose.
Perchè viviamo? Cos'è la felicità? Cos'è l'anima? Esistono leggi giuste? Queste sono alcune delle grandi domande che si fanno adulti e bambini , domande alle quali, da tantissimo tempo, la filosofia (termine greco che, letteralmente, significa amore per la saggezza) cerca di rispondere. Anche i bambini sono soliti farsi domande sulla vita e sul mondo e, per questo, possono essere definiti dei piccoli filosofi. La loro giornata è piena di dilemmi etici sulle cui risposte gli adulti, per primi, spesso non hanno le idee tanto chiare. È importante, allora, guidarli verso il pensiero, dare loro spiegazioni esaustive e abituarli a pensare. Aiutarli a pensare significa portarli, partendo dai loro dilemmi, ad interrogarsi sulla vita, a riflettere sull'esperienza osservandola da più punti di vista, ad imparare a distinguere ciò che è importante da ciò che non lo è. Proprio quello che fa Oscar Brenifier, filosofo e formatore francese che si occupa di fare filosofia con i bambini, con stile socratico, cioè rispondendo alle domande con altre domande che portano progressivamente i partecipanti a formulare una loro risposta. I piccoli pensatori, quindi, attraverso la filosofia pratica, imparano a scegliere, tra tante idee diverse che vengono prese in considerazione, quella che risuona loro di più. Ecco alcuni semplici esercizi che potete fare con i vostri figli ed i loro amici, per divertirvi insieme e abituarli a pensare in modo “diverso”. Potete proporre alcuni di questi giochi anche come passatempo, durante un viaggio o quando siete in fila alla posta. Collega parole a casa I bambini seduti in cerchio pronunciano ciascuno una parola che è totalmente sconnessa rispetto alla precedente esempio: se il primo bambino ha detto “albero”, quello dopo può dire “pesce”, cioè una parola non collegata alla precedente. Se potessi scambiarti con qualcuno per un giorno… Incoraggiate il bambino a spiegare al posto di chi vorrebbero essere e perché. Può essere una persona viva o morta, reale o inventata. Le domande alla borsa Prendete una borsa (o un altro oggetto inanimato) e ponete a turno delle domande. Possono essere domande specifiche, tipo “borsa, cosa c'è dentro di te?”, oppure di carattere più generale, come “borsa, tu sai di essere una borsa?”. Poi lasciate i bambini immaginino le risposte che la borsa darebbe alle loro domande.