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Divertirsi insieme ai bambini. Come?


Sfruttare il poco tempo libero per stare e giocare con i propri figli


giovanni morelli
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Divertirsi insieme ai bambini sembra facile, ma spesso siamo a corto di idee sui giochi da fare, e sentiamo la necessità di mettere insieme divertimento e apprendimento, proponendo giochi intelligenti e creativi. Come fare? Un valido aiuto ci arriva dall'autrice di  101 giochi intelligenti e creativi da fare col tuo bambino da zero a cinque anni che ci propone alcune attività da fare con i nostri piccoli non troppo piccoli. Divertirsi insieme ai bambini è  il primo passo. Ogni attività che proponiamo ai bambini è stimolane e creativa purché i primi a divertirsi siano i genitori che la consigliano! Mariaelena è una pedagogista sui generis: non è contraria alla tv e ai videogiochi a patto che i bambini non vengano lasciati soli a guardare tutti i tipi di programmi ma solo quelli destinati alla loro età.  E' tollerante sul numero delle ore (sempre poche) che si passano coi bambini purché quel tempo sia destinato solo a loro. Crede che i bambini facciano i capricci per comunicarci il loro disappunto quando non diamo retta ai loro bisogni primari (e chi di noi non si indignerebbe se fosse ignorato?). Dunque cosa possiamo fare con i nostri bambini che sia stimolante per loro e divertente per noi e che abbia la durata di quel poco tempo che possiamo dedicare? 
Chiediamoci cosa ci faceva felici quando eravamo piccoli. Qual era il nostro gioco preferito?
 Prima di tutto dobbiamo lasciarci andare. Dedicare almeno mezz'ora solo ai bambini: telefoni spenti, computer spento e fuoco della pasta spento. In quella mezz'ora dobbiamo essere solo noi e loro.
 Riflettiamo. Cosa ci piacerebbe fare? In cosa vorremmo coinvolgere i nostri figli?
 Cucinare con i bambini, per esempio, è un'attività che ci permette di passare del tempo con loro sbrigando, contemporaneamente una grossa incombenza!
 E, ovviamente, il primo che finisce avendo passato correttamente tutte le tappe, avrà un premio! Nel suo libro Marielena racconta il gioco dell'apparecchiare. Il momento del pasto, soprattutto quello serale in cui tutta la famiglia si riunisce, o il pranzo domenicale in cui si sta più a lungo a tavola e si raccontano le proprie esperienze, è un momento di vita particolarmente significativo . Il pranzo o la cena, non rappresentano soltanto la soddisfazione di un bisogno fisiologico, ma un momento importante e delicato volto a favorire l'autonomia e la socializzazione. Apparecchiare e sparecchiare, versarsi l'acqua e servirsi dal vassoio da soli, usare le posate e rispettare regole e turni: tutto questo ha un alto valore educativo e socializzante e consente ai bambini di raggiungere l'autonomia e, soprattutto, di vivere bene il momento del pasto.
 Instaurare una routine è importante per i bambini, li aiuta a capire meglio cosa devono fare e come farlo. Ad esempio, prima di andare a tavola si devono riporre i giochi e si devono lavare le manine.
 Molto spesso i bimbi non vogliono interrompere i loro giochi per cenare oppure l'orario della cena coincide con la messa in onda del loro cartone animato preferito.
 Allora, per convincerli a venire a mangiare, possiamo fare in modo che apparecchiare la tavola diventi un gioco. Invitiamo i bambini a sedersi intorno al tavolo: ognuno al suo posto. Poi mostriamo loro come si apparecchia correttamente la tavola: prima stendiamo la tovaglia o tovaglietta, poi mettiamo il piatto piano, sopra poniamo quello fondo. Ora è la volta del tovagliolo che va alla sinistra del piatto, sopra disponiamo le forchette, a destra i coltelli, in alto a sinistra va il bicchiere per l'acqua (accanto quello del vino) e così via. Riponiamo tutti questi oggetti in uno scaffale basso in modo che il bambino possa arrivare a prendere l'occorrente con facilità. E ora… via al gioco! La fantasia la fa da padrone e le regole possono essere molteplici: vince chi trova per primo tutte le forchette, oppure vince chi riesce ad apparecchiare correttamente la tavola nel minor tempo. Oppure vince chi ha rispettato la routine corretta mettendo prima a posto tutti i giochi, poi andando in bagno a lavare le mani e così via. (Mariaelena, per gli amici Yummy mummy)

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