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Convulsioni febbrili: cosa fare e non fare

Non c'è motivo di farsi prendere dal panico

giovanni morelli
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Le convulsioni febbrili si manifestano solo nei bambini il cui sistema nervoso è particolarmente eccitabile (di solito bimbi di età inferiore ai 5 anni, spesso figli di genitori che hanno avuto da piccoli lo stesso disturbo). Il bambino può perdere conoscenza, irrigidirsi, manifestare scosse ai quattro arti, avere gli occhi sbarrati oppure rivolti all'indietro, o entrare in uno stato di rilasciamento muscolare (“si lascia andare”). Possono durare alcuni minuti dopo di che, in genere, subentra una profonda sonnolenza: è quello il segnale di un ritorno alla normalità. Cosa fare: consultate il vostro pediatra appena è finita la convulsione. Se non è il primo episodio e avete in casa il “clisterino” di Diazepam, somministratelo subito. Cosa non fare: non c`è pericolo e non c`è nessun motivo di farsi prendere dal panico; non cercate di bloccarne le scosse; non cercate di attirare l'attenzione del bambino, non schiaffeggiatelo, né scuotetelo anche se smette temporaneamente di respirare; non infilategli nulla in bocca. Non c`è bisogno di andare in ospedale: la convulsione dura meno del tempo necessario per raggiungere il pronto soccorso. Eventuali accertamenti (quasi mai necessari in caso di semplici convulsioni febbrili) potranno essere concordati con il pediatra di fiducia. Federico Marolla - Pediatra di famiglia

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