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L'esperienza scout

Il movimento scout italiano ha sempre più iscritti.

giovanni morelli
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Accendere un fuoco strofinando i legnetti, amare la natura. Dormire sotto le stelle, seguire le orme degli animali. Sono alcune delle attività che fanno gli scout, i “piccoli esploratori” moderni legati a una storia molto antica. Fondato nel 1907 in Inghilterra, oggi il movimento scout Agesci, in Italia, conta circa 178.000 associati, distribuiti nei circa 2000 gruppi, su tutto il territorio nazionale. In alcune zone la richiesta è talmente alta che i genitori mettono i figli in lista d'attesa già a 4 anni (si entra a 8 anni, in media). Le associazioni scoutistiche maggiori sono l'Agesci, di stampo cattolico, e il Cngei, che ha un approccio laico. Tutte condividono, comunque, i valori generali dello scoutismo di Powell.  Lo scautismo è un metodo educativo nato dagli scritti e dalle intuizioni pedagogiche di Robert Baden Powell (1907), nato a Londra nel 1957.L'obiettivo del metodo scout è sviluppare le capacità globali di ogni ragazzo e ragazza in primo luogo educando al senso critico, cioè a saper distinguere il bello dal brutto, l'utile dall'inutile, il necessario dal superfluo per scegliere ciò che è giusto e respingere ciò che è sbagliato. In secondo luogo è un'educazione ai valori fondamentali dell'uomo, come patrimonio inalienabile della persona. In questo processo educativo, il fine da raggiungere non può mai giustificare i mezzi utilizzati. Il metodo scout attribuisce importanza a tutte le componenti della persona, aiutando a svilupparle e a farle crescere in armonia, secondo un cammino attento alla progressione personale di ciascuno.   E' fondato sui quattro punti di Baden Powell: 1. Carattere- L'educazione del carattere mira a sviluppare la capacità di fare scelte, di prendersi delle responsabilità, di progettare con consapevolezza la propria vita. 2. Abilità manuale- Ha come scopo lo sviluppo di un'intelligenza e di una progettualità pratica, di un'autonomia a realizzare, partendo da mezzi poveri, e a valorizzare quello che si ha perché lo si sa usare. 3. Salute e forza fisica – Significa accettare il proprio corpo e averne cura, ricercare ritmi naturali di vita, esprimere e vivere la propria sessualità, saper affrontare la fatica. 4. Servizio del prossimo – Mettere a disposizione degli altri le proprie energie e capacità e rendersi utili in qualunque momento sia richiesto   Per associarsi bisogna rivolgersi al Gruppo più vicino e pagare una piccola quota annuale d'iscrizione. Le uscite e i campi hanno costi variabili a seconda della destinazione.    

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