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Fare l'orto con i più piccoli

Bambini impegnati tra frutta e verdura

giovanni morelli
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  Come insegnare ai bambini i principi di una sana alimentazione. Da dove cominciare, allora? Prima di tutto, se si possiede un giardino, bisogna individuare la zona più adatta, al riparo dai venti e sufficientemente soleggiata. Se, invece, a disposizione abbiamo un terrazzo, dovrà essere ampio abbastanza per contenere i diversi vasi e in posizione adeguata. Ma quali sono le piante da scegliere? Insalata, carote, pomodori, zucchine, fragole e tante altre danno buone soddisfazioni agli agricoltori in erba. I vantaggi dell'orto didattico sono molti, perché i bambini imparano il ciclo delle stagioni e della vita, capiscono anche che frutta e verdura non nascono sui banchi del supermercato, ma dalla terra! Sarà bello, una volta cresciuta la pianta, divertirsi a mangiare tutti insieme i pomodori, le fragole, o le patate coltivati in casa. Da una ricerca europea emerge anche che un bambino su due (50%) non sa dove si produce lo zucchero, due su cinque (40%) credono che il pollo abbia quattro zampe e il 20% pensa che il cotone cresca sulle pecore. Coltivare l'orto, allora, è una necessità per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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