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Capricci per vestirsi al mattino

Se i bambini fanno i capricci

giovanni morelli
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  Dietro al rifiuto può nascondersi il disagio o la paura di uscire di casa Bisogna però ricordare che il capriccio non è mai un solo capriccio ma un “messaggio in codice” che il bambino manda all'adulto per mostrargli un suo bisogno, un disagio momentaneo, una protesta per qualcosa che non riesce a tollerare. Spesso dietro questi atteggiamenti “ribelli” potrebbero nascondersi diverse motivazioni. Il lavarsi, il vestirsi rappresentano “azioni” che determineranno poi la separazione dall'ambiente familiare e ciò spesso comporta "un'angoscia, una preoccupazione” per il bambino stesso. Uscire di casa per andare a scuola è il momento in cui, il bambino, lasciando le figure di riferimento si trova ad affrontare il mondo esterno sociale e quindi la scuola. Spesso i bambini “utilizzano” comportamenti tali che servono loro a prolungare il tempo che li divide dal distacco dal proprio ambiente familiare (ad.esempio incollarsi di fronte alla tv, vestirsi molto lentamente, facendo i capricci…). Il consiglio è accogliere e contenere fisicamente (con un abbraccio) e verbalmente il  bambino cosicché capisca la disponibilità a rendere meno difficile il momento “dell'uscita di casa”. Proporre al piccolo di portare con sé un gioco a lui caro e preparare con lui, la sera, ogni cosa di cui avrà necessità la mattina: abiti, scarpe, libri, giochi (e, ancora, gli oggetti dai quali non si separa mai|!) lo farà sentire più partecipe e compreso. In fondo, con i capricci al mattino, il bambino sta chiedendo ascolto ed attenzione comunicando, a suo modo, un disagio da distacco, al quale, nella vita, dovrà, comunque, allenarsi.


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