La reggia dei cani, suite e menù speciali per gli amici a quattrozampe
Anche per i gatti sono disponibili dog sitter e pappe ad hoc
di Daniela Mastromattei Chi vive con un cane o un gatto sa cosa significhi lasciarlo in una pensione per andare in vacanza. Loro soffrono l'abbandono e i padroni ne sentono la mancanza. Ma trovare un albergo disposto ad accogliere l'amico a quattro zampe è un'impresa difficilissima. Spesso ci si sente rispondere che proprio nella settimana che interessa viene ospitato un altro cane e la struttura non è in grado di accogliere più di un animale per volta. Questo accade soprattutto in Italia. Ma proprio nel Belpaese abbiamo scoperto un'oasi felice per cane e padrone, in Liguria, a Bordighera, in provincia di Imperia. Un incantevole Grand Hotel del Mare a cinque stelle, come recita la locandina «strategicamente tra Montecarlo e Sanremo», un paradiso di bellezza naturale che considera i «piccoli amici dell'uomo come ospiti di eccezione», dove vengono trattati come principini e principessine e dove ripetono «danno più problemi gli essere umani che gli animali». Dove c'è uno chef che prepara menù bilanciati, energetici per gli amici pelosi: piattini gustosi e leggeri per l'estate, a base di riso carne di manzo o pollo e un mix di verdure bollite. Eleganti teli da mare da mettere sui lettini e kit completi per rendere il loro soggiorno piacevole e indimenticabile, con il dog sitter a disposizione per le passeggiate se il padrone preferisce trascorrere la giornata nella spa dell'albergo. Una struttura attrezzatissima per ospitare famiglie con animali al seguito. Un resort situato su un giardino pensile a picco sul mare e immerso in un lussureggiante parco mediterraneo di oltre un ettaro, tra spazi che seguono l'architettura della natura e il profumo del mare che si respira fin nelle suite e nelle aree comuni dove i mobili sono di pregio e i bronzi, i quadri e gli arazzi del Settecento e Ottocento ne fanno un museo d'arte. Il cane oltre a trovare un divano in camera, su cui dormire, può scendere a colazione, a pranzo, a cena con il padrone; e come lui scegliere il menù alla carta. E consumare i pasti insieme. Se si arriva con il gatto. «La stanza sarà attrezzata con lettiera e sabbietta, tiragraffi e palline per giocare, ciotole per cibo e acqua. Anche per i mici divano su cui dormire e menù speciale. Certo loro non possono andare in giro per l'albergo, come fanno i cani. Ma ogni camera ha un ampio terrazzo», spiega il direttore del Grand Hotel del Mare Alessandro Dorrucci a capo di un resort con 66 stanze, si fa per dire, perché hanno tutte l'aria di essere lussuosissime suite. La più economica costa 410 euro. «Ed è tutto pieno», rivela il direttore, «oltre agli italiani abbiamo molti clienti francesi e russi». Ad attendere i migliori amici dell'uomo, un simpatico benvenuto, che i loro padroni avranno l'onore di leggere: un uomo scrisse a un albergo di campagna, in Irlanda, per chiedere se avrebbe accettato il suo cane. Ricevette la seguente risposta: «Caro signore, lavoro negli alberghi da più di trent'anni. Fino ad oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel cuore della notte. Nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un assegno a vuoto. Mai un cane ha bruciato le coperte fumando. Non ho mai trovato un asciugamano dell'albergo nella valigia di un cane. Il suo cane è benvenuto! Se lui garantisce può venire anche lei».