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Perché un cane fatica ad apprendere?

La spiegazione dell'esperto

giovanni morelli
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Nella scala evolutiva, le specie più vicine a noi sono i primati antropomorfi non umani, mentre il cane è considerato molto distante. In effetti, la capacità di quest'ultimo di elaborare la conoscenza acquisita per produrre nuove informazioni è decisamente inferiore a quella di uno scimpanzé, ma il fatto che il cane si sia evoluto insieme a noi ne ha fatto una specie in grado di produrre una grande varietà di comportamenti, che lo differenzia da tutti gli altri animali e lo rende capace di adattarsi anche in ambienti altamente tecnologicizzati. Gli studi sul condizionamento classico e operante attribuiscono ai cani la capacità di apprendere  per associazione, ma non assegnano alcun ruolo all'individuo, alle sue conoscenze, alle sue percezioni e alle sue rappresentazioni mentali.  In realtà secondo Edward C. Tolman, l'apprendimento non avviene per associazione, bensì per acquisizione di conoscenza e che la messa in atto di un comportamento, a vantaggio di un altro, è dettato da una scelta. Ecco spiegato perché ogni cane si comporta in modo diverso di fronte agli stessi insegnamenti.  Ovvio che, per poter scegliere, è necessario disporre sia di più opportunità, sia della capacità di valutarle (Processo Cognitivo, ossia quel meccanismo attraverso il quale l'individuo acquisisce e trasforma i dati provenienti dall'ambiente, traducendoli in conoscenze che influenzeranno il suo comportamento). di Costanza De Palma, della redazione di QZlife.it 

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