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Nella location ci sono molti ignoranti

Mattias Mainiero risponde a Massimo Bulegato

Mattias Mainiero
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Caro dottor Mainiero, in un articolo riguardante Confindustria e Bombassei, ho letto che quest'ultimo ha detto: «Io non ho promesso niente a nessuno». Tradotto in italiano suonerebbe come: «Ho promesso qualcosa a qualcuno». Sarebbe stato più giusto affermare: «Io non ho promesso alcunché a chicchessia». A parte Bombassei, è uso corrente utilizzare l'espressione di cui sopra. Con tutti i problemi che ha l'italiano con la propria lingua, tra “location, week end, briefing” e quant'altro, è un cavillo. Ma diamo a Cesare (e all'italiano) quel che è di Cesare. Massimo Bulegato Sedriano (Milano) Certo, diamo a Cesare (e all'italiano) quel che è di Cesare (e dell'italiano). A questo punto, però, dobbiamo anche dare a Bombassei ciò che è di Bombassei: proprio sicuro che il vicepresidente di Confindustria abbia pronunciato quella frase e che l'abbia pronunciata esattamente in quel modo lì? Non è possibile che il giornalista abbia riassunto il pensiero di Bombassei e, riassumendolo, ci abbia infilato anche la doppia negazione? Ma soprattutto: è dimostrato, è provato al di sopra di ogni ragionevole dubbio linguistico che quella doppia negazione sia un'affermazione? Duplex negatio affirmat, dicevano i latini. E dunque, se l'italiano fosse in tutto e per tutto figlio del latino, niente da eccepire: Bombassei ha (avrebbe) sbagliato. Ma l'italiano è un figlio un po' così: ha il dna del legittimo genitore.  Sennonché, crescendo e invecchiando,  si è anche differenziato. Ha preso un carattere suo, si è annacquato e a volte (scusi il termine) imbastardito. E le regole sono diventate altre. Cito dai manuali: la doppia negazione in alcuni casi può avere un valore negativo, in altri positivo. E, addirittura, ci sono casi in cui «la negazione della negazione, pur avendo un valore positivo, non coincide con l'affermazione corrispondente». Risultato. Noi, oggi, possiamo correttamente dire (esempio tratto da Wikipedia): ho voglia di andare. E significa che vogliamo proprio andare. E possiamo anche dire: non è che io non abbia voglia di andare.  Duplex negatio, appunto, ma la frase non è la stessa della prima, ha un significato suo, una sua sfumatura tutta particolare. L'italiano, caro mio, è una lingua davvero complessa. E anche per questo tanti dicono week end e briefing e location e progress in work. Un modo come un altro per non addentrarsi nei meandri di una lingua difficile e per nascondere la propria ignoranza. [email protected]

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