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Silva contro il Milan: "Io non volevo andarmene"

Si presenta a Parigi ma pensa al vecchio club: "Mi scuso con i vecchi tifosi"

Andrea Tempestini
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Thiago Silva arriva a Parigi, al Psg di Ancelotti, Leonardo e soprattutto degli sceicchi, si presenta, parla in conferenza stampa ma pensa ancora al rossonero. E spiega: "Sono felice di questo trasferimento, ma triste per il mio addio al Milan. Lì ho vissuto emozioni molto forti: è un club che si dedica ai giocatori e al gruppo. Io gli devo tutto". Poi un messaggio molto chiaro: "Mi voglio scusare con i tifosi del Milan. Il mio trasferimento a Parigi, al 100%, non è stata una decisione mia, visto che io con il Milan avevo perfino rinnovato il contratto. C'è chi ha detto che sono un mercenario - ha proseguito -, ma non me ne sto andando per guadagnare più di quanto prendevo al Milan. Voglio chiarire che non è stata colpa mia e chiedere scusa ai tifosi del Milan. Ora spero di fare la storia del Psg". "Chi sa di calcio sa come è andata" - Il difensore brasiliano sgancia missili sulla dirigenza rossonera, che lascia andar via tutti i pezzi da novanta di una squadra, oggi, clamorosamente ridimensionata. Thiago Silva fa capire che il trasferimento gli è stato praticamente imposto: "Le persone che sanno di calcio - ha proseguito in conferenza stampa - sanno come è andata, e la situazione per me è stata complicata. La volontà mia e dei miei familiari era di non lasciare il Milan. Poi mi hanno chiamato Leonardo e Ancelotti, e devo dire che per Leonardo ho grande affetto e stima. Ciò che mi ha spinto a cambiare club è stato il loro progetto. Come ha detto Ibrahimovic - ha concluso -, stanno allestendo una squadra da sogno".

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