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Lo stipendio a Messi e Ronaldo?Lo paghiamo noi con gli aiuti Ue

Le banche spagnole finanziano i debiti della Liga, e sono a loro volta finanziate dai contribuenti dell'Eurozona

Andrea Tempestini
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Una pessima notizia per gli italiani e per tutti i contribuenti dell'Eurozona: i maxi stipendi a Cristiano Ronaldo (13 milioni di euro l'anno) e a Messi (10,5 milioni) li paghiamo noi. Le buste paga - anche quelle di Mourinho, per fare un nome, e di tutte le altre iberiche star - arriveranno direttamente dalle nostre tasche, attraverso il pacchetto di aiuti che l'Europa dovrà concedere alle banche spagnole. Lo spiega il Corriere della Sera, che sottolinea come gli istituti locali concedano alle squadre della Liga "favori" per 4 miliardi di euro: la causa di questo scandalo è la commistione tra politica e finanza in salsa spagnola, un sistema di favori e sguardi girati dall'altra parte. "Un trattamento di favore" - Il punto è che i conti dei club della massima serie spagnola sono disastrati: il debito del calcio iberico, complessivamente, ronza intorno a 5 miliardi di euro, circa mezzo punto del deficit nazionale, a fronte degli incassi inferiori ai 2 miliardi. Per intendersi, solo di tasse e arretrati il calcio spagnolo deve un miliardo di euro al Regno di Spagna. Per mettersi in regola con il fisco, Real, Barcellona e le altre squadre avranno otto anni di tempo: la deadline è fissata al 2020. In sostanza cominceranno a ripagare il loro debito (finanziato dalle banche a loro volta finanziate dai contribuenti europei) a partire dalla stagione 2014-2015. Il ministro dell'Educazione e dello Sport spagnolo, José Ignacio Wert, ha ammesso: "E' una sensazione diffusa che il calcio abbia ricevuto un trattamento di favore". Thiago Silva resta - L'unica buona notizia, sottolinea il Corriere, è per i tifosi del Milan: con tutta probabilità il Barcellona non avrà i soldi per prendere anche Thiago Silva. A metà maggio infatti la squadra che fu di Guardiola provò a battere cassa presso le banche finanziatrici per trovare i soldi necessari alla campagna acquisti (nel pool ci sono dieci istituti, da Bbva a Santander, da Caja Madrid e Cam). Tutte le banche spagnole - a pochi giorni dalla scoperta del buco di 19 miliardi e delle difficoltà di Bankia, appena nazionalizzata - hannor risposto di no al Barcellona: un briciolo di dignità, poiché da lì a pochi giorni avrebbero chiesto 100 miliardi di aiuti all'Europa per tenere in piedi il sistema bancario. 

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