Tom Cruise combatte l'età: mission impossible?
Per ritrovare il successo il divo è costretto a ripetere i ruoli da giovane atletico, tra aerei e spedizioni imporbabili
Arriva il sequel di «Top Gun», protagonista ancora Tom Cruise, diretto dallo stesso regista di allora, Tony Scott. Il film, nel 1986, siglò l'apoteosi della flotta aerea americana: tocco hollywoodiano dell'edonismo reaganiano, ebbe pollice verso della critica ed enorme successo di pubblico. Tom Cruise, nelle vesti del tenente Pete Maverick Mitchell, svolazzava nei cieli intercettando Mig-28 sovietici, così fascinoso in divisa che molte fan avrebbero pagato per poter sposare, se non proprio lui, almeno un pilota da strapazzo qualunque. Ma oggi Tom Cruise sta per compiere cinquant'anni, il prossimo 3 luglio. Quanto servirà impegnarsi al limite del collasso in allenamenti da paura, come ha già fatto per «Mission impossibile 4 - Protocollo fantasma», dove scalava le vetrate dello stratosferico megahotel di Dubai? Ma chi glielo dice, a Tom, che sarebbe preferibile scegliere ruoli più consoni all'età? Inutile, Tom è uno che ha sempre voluto apparire più di quello che è: bravo, sì, ma non è mai stato e non sarà mai un De Niro. Bello sì, una faccia da ragazzo perbene, ma ha le gambe corte rispetto al busto: non avete idea dei trucchi escogitati in molte scene, per farlo sembrare più alto, o perlomeno più proporzionato. Aneddoto a proposito: nel corso di un red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre lui scortava l'allora sfolgorante moglie Nicole Kidman, che di altezza sfiora il metro e ottanta, da un anonimo tra il pubblico, evidentemente romano in trasferta, gli giunse un saluto crudele: «Tom, a' nano!». Lui proseguì imperterrito la sfilata, perché così ha sempre fatto, da quando ha iniziato, e all'anagrafe si chiamava ancora Thomas Cruise Mapother IV, e al padre ingegnere non sorrideva molto l'idea che facesse l'attore. Ma Tom si impuntò, e arrivò a Francis Ford Coppola con «I ragazzi della 56° strada», a Ridley Scott con «Legend», a Martin Scorsese con «Il colore dei soldi», a Stanley Kubrick con «Eyes Wide Shut». Di pari passo con il successo, un certo gossip-mistero ha sempre aleggiato sui suoi rapporti con le donne, e i figli dapprima mancati: in prime nozze aveva sposato Mimi Rogers, poi Nicole Kidman, e proprio per questo secondo matrimonio, fallito, nel corso del quale erano diventati genitori adottivi, si accentuarono le voci che non potessero avere figli. Ma chi dei due? Qualche battuta velenosa arrivò proprio dalla ex Nicole, infastidita anche dal fatto che Tom si era tuffato entusiasta fra le braccia di Penelope Cruz sul set di «Vanilla Sky». Successivamente, a smentire le illazioni, hanno entrambi procreato, lei con il secondo marito, lui con la terza moglie Katie Holmes, madre della piccola Suri, povera creatura già abbigliata da ragazza a due anni, con tanto di tacchi e rossetto. A proposito di donne: in «Top Gun 2» tornerà anche Kelly McGillis, la bionda addestratrice di piloti del primo episodio? Perché ci sarebbe qualche problemino. Kelly, che ha compiuto54 anni e tagliato i capelli a caschetto (tono cenere). Nel frattempo si è sposata tre volte e ha avuto due figli: il terzo sì lo ha detto alla sua fidanzata lesbica, un amore segreto che durava da dieci anni. A' Tom, come la mettiamo? di Bruna Magi