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Monti e Hollande: "La Tav si farà"Crisi: "Tre tappe per salvare l'euro"

Hollande e Monti

Il professore: "Si tratta di un'opera di fondamentale importanza". Sull'Europa: "Abbiamo ribadito e spinto più in là la nostra identità di vedute"

Andrea Tempestini
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In apertura della conferenza stampa che ha seguito il vertice bilaterale a Palazzo Madama tra Mario Monti e Francois Hollande, il premier italiano ha spiegato: "Sono lieto che il prossimo vertice intergovernativo tra Francia e Italia, si svolgerà a Lione, dando così un altro segno concreto della volontà dei nostri due Paesi di dare completa realizzazione a quell'opera di fondamentale interesse che è il treno ad alta velocita Torino-Lione". Spazzate via le voci, insomma: la Tav si farà. Monti ha proseguito nel suo intervento rivolgendosi all'omologo transalpino e spiegando che "abbiamo ribadito e spinto ancora più avanti la nostra identità di vedute. Abbiamo avuto un altro dei nostri incontri interessanti, costruttivi e molto positivi. Abbiamo ribadito e spinto ancora più avanti la nostra identità di vedute per quanto riguarda le relazioni bilaterali, per quanto riguarda il clima per rilanciare l'economia europea nella stabilità dell'eurozona e per quanto riguarda alcuni sviluppi delicati sul fronte internazionale". "Riconoscete i nostri sforzi" - Al centro del vertice tra i due leader non solo l'alta velocità, ma anche la situazione economica e la crisi della zona euro. Monti, a tal proposito, ha lanciato un appello alle autorità continentali affinchè riconoscona gli sforzi compiuti dall'Italia: "Fare i compiti a casa  è necessario ma non è sufficiente. Via via che un paese compie dei progressi di politica economica, è necessario che ci sia un riconoscimento da parte della stessa Ue e del modo in cui il mercato dell'eurozona funziona, affinchè non esistano ostacoli degli spread che sarebbero privi di riferimento all'andamento dell'economia". Sul lavoro, il Porfessore ha spiegato: "Non ho fatto promesse in campagna elettorale, ma questo governo avverte la crisi occupazionale come un problema centralissimo per l'economia e la società italiana". "Tre tappe per salvare l'euro" - La parola è poi passata ad Hollande, che sulla crescita economica e gli impegni per salvare l'euro è stato molto chiaro: "Il piano per salvare l'euro - ha spiegato - si articola in tre tappe: bisogna far applicare le decisioni del consiglio Ue, risolvere i problemi di Grecia e Spagna e realizzare l'unione bancaria". Sull'area euro, ha aggiunto, "non ci devono essere più dubbi", e da questa crisi "ne usciremo solo insieme". Secondo Hollande il ruolo decisivo per la salvezza della moneta unica è quello dell'Europa e delle decisioni delle sue istituzioni. Sul ruolo della Bce e l'acquisto di titoli del debito sovrano, "il miglior commento è non farne, la mia posizione resta quella del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno, ovvero che ci sia la possibilità, attraverso il meccanismo di stabilità di intervenire insieme e rapidamente, subito dopo la decisione della Corte di Karlsruhe", ha aggiunto. Pronta la replica di Monti: "Ho ascoltato con particolare attenzione le parole del presidente Hollande per vedere se ci fosse una sola parola su cui non fossi d'accordo e non l'ho trovata". Il presidente transalpino ha poi ammesso che "è vero che per alcuni Paesi ci sono tassi di interesse troppo elevati, anche quando ci sono tutte le condizioni per dimostrare la buona qualità dei programmi attuatti. Come nel caso dell'Italia".      

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