La bionda cacciata da Beppe resiste: "Non me ne vado"
Sandra Poppi è stata liquidata da Grillo per aver osato subentrare a un altro epurato in Consiglio comunale di Modena
Continuano le epurazioni di Beppe Grillo. L'anatema questa volta ha colpito Sandra Poppi, consigliera comunale di Modena, rea di aver ribadito di suo diritto a prendere il posto in Aula al posto di un altro grillino espulso, Vittorio Ballestrazzi. Il comico non ci ha pensato su molto e dal suo blog l'ha liquidata: "Sandra Poppi non ha titolo a rappresentare il Movimento 5 Stelle né all'uso del logo ed è diffidata dal farlo". Ma questa volta Grillo ha trovato pane per i suoi denti. "Resto al mio posto", ha risposto senza battere ciglio la bionda Sandra Poppi. "Non capisco l'anatema di Grillo", si sfoga la neo consigliera. "Avevo comunicato ai vertici la mia intenzione di subentrare, ho chiesto lumi e non ho avuto risposte. Non ho mai denigrado il Movimnto, ma rivendico il diritto di ragionare con la mia testa". In attesa delle spiegazioni che chiede al leader del M5S, la signora resta al suo posto "per rispetto verso chi mi ha votato", ci tiene a puntualizzare. A remare contro la Poppi, presidente fino a pochi giorni fa del Wwf, è stata una fetta consistente dei Cinque Stelle modenesi a conferma che l'Emilia Romagna, oltre ad essere la culla del Movimento, è anche una bella fucina di liti e colpi bassi. Il caso Poppi, racconta il Corriere, affonda le radici nel lontano 2009 quando la signora, geometra in edilizia scolastica si candida alle comuali di Modena e incassa un centinaio di voti: viene eletto Ballestrazzi. Un anno dopo alle Regionali Sandra Poppi con oltre 700 consensi si piazza alle spalle di Giovanni Favia. Quest'ultimo dovendo scegliere tra i collegi di Modena, Bologna e Reggio Emilia, opta per il primo consentendo così all'amico Andrea De Franceschi, che aveva ottenuto meno voti della Poppi, di entrare in Regione. Una decisione che viene accolta male da Ballestrazzi, che viene puntualmente epurato da Grillo dal Movimento 5 Stelle. Le cose sono precipitate quando Ballestrazzi ha lasciato il consiglio comunale consentendo a Sandra Poppi, come prima dei non eletti, di entrare nell'Aula della città della Ghirlandina. "Non capisco l'anatema di Grilo", si sfoga la neo consigliera. "Avevo comunicato ai vertici la mia intenzione di subentrare, ho chiesto lumi e non ho avuto risposte. Non ho mai denigrado il Movimnto, ma rivendico il diritto di ragionare con la mia testa". In attesa delle spiegazioni che chiede a Grillo, la Poppi resta al suo posto "per rispetto verso chi mi ha votato", ci tiene a puntualizzare.