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Rai, ok a Tarantola presidenteBersani: "Il canone lo paghi il Pdl"

Via libera in Commissione di Vigilanza dopo l'incontro tra il Pdl e Monti. Il segretario del Pd sbrocca: ma non voleva parlare più di Viale Mazzini?

Andrea Tempestini
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Si è sbloccata la situazione in Rai. La Commissione di Vigilanza di Viale Mazzini ha dato il suo ok al nome di Anna Maria Tarantola alla presidenza della tv di Stato. I voti favorevoli sono stati 31 sui 40 componenti della Commissione: nessuno contrario, una scheda nulla e due bianche. I parlamentari dell'Idv e della Lega non hanno preso parte alla seduta. Il quorum richiesto era di 27 sì, ossia i due terzi della commissione, ed è stato ampiamente raggiunto. La situazione si è sbloccata al termine di un vertice tra il Pdl e Monti, una circostanza che ha fatto sbroccare il leader del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani: "Se lo paghino loro, il canone". Ma ricostruiamo. Il vertice Monti-Pdl -Come detto, il Pdl ha deciso di accordare il voto favorevole alla nomina della nuova persidente Tarantola soltanto dopo il vertice tra il premier e gli Azzurri sulla Rai. Entrando in riunione, il capogruppo del Pdl in Commissione, Alessio Butti, ha spiegato: "Vigileremo sul rispetto della legge. Il Popolo della Libertà ribadisce la propria convinzione in materia di conferimento delle deleghe e poteri al presidente della Rai e di prerogative del Parlamento. Ha condotto la propria battaglia in modo trasparente e in netta coerenza con la giurisprudenza costituzionale che prevede in modo inequivocabile che i poteri del cda Rai sono stabiliti per legge e si fondano sulla collegialità quale strumento operativo". Sugli accordi che sono stati raggiunti da Pdl e Monti ancora non si sa nulla, ma si vocifera di una suddivisione della "materia" editoriale (ossia nomine per i tg, le reti, le strutture legate alla programmazione) che resterebbe competenza sia del presidente sia del futuro direttore generale, Luigi Gubitosi. Invece, sempre stando alle indiscrezioni, sulle questioni economico-finanziarie, la presidente e il dg avrebbero un'autonomia molto ampia. Bersani sbrocca - Il leader del Pd, Bersani, dopo il vertice ha perso le staffe. "Mentre la gente sta vivendo i problemi che sappiamo, ho visto che il gruppo dirigente del Pdl muoversi verso Palazzo Chigi, ed è stato ricevuto, per discutere di Rai. Per discutere di pesi e misure. Se il Pdl ritiene di essere il padrone della Rai - ha aggiunto il segretario democratico - vorrà dire che il canone lo pagano loro...". Curioso il fatto che il rimbrotto arrivi proprio da Bersani, che per settimane ha pontificato chiedendo al Pdl di "smetterla di pagare di Rai".  Accordo difficile - La questione delle deleghe da affidare alla Tarantola - la richiesta iniziale avanzata dal premier Monti era di affidare al presidente potere di firma sui contratti fino a 10 milioni di euro e la libertà di nominare i dirigenti non giornalistici di prima e seconda fascia - ora passerà al Consiglio dei ministri. L'accordo però sarà difficile da raggiungere, e la reazione di Bersani lo ha dimostrato cone lampante evidenza.

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