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Berlusconi venerdì a Napoli?I Fan di Alfano non lo vogliono

E' giallo sulla presenza del Cav al comizio. Chi è vicino al segretario spiega: "Così Angelino verrebbe oscurato. Ancora"

Andrea Tempestini
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La volontà di Silvio Berlusconi continua ad essere un enigma che tiene in apnea il Pdl. Cosa vuole fare il Cavaliere? Si ricandida? Punta, come ha detto martedì, alla guida di un dicastero? Insomma ritorna oppure no? E lo scenario già di per sè controverso si arricchisce di un ulteriore giallo: la presenza di Berlusconi, venerdì prossimo, alla manifestazione del Pdl organizzata a Napoli, dove è previsto un intervento di Angelino Alfano. Secondo quanto riportato da Dagospia, i militanti azzurri partenopei danno per sicura la presenza del Cavaliere, e si starebbero organizzando per portare più persone possibile all'evento. Partito polarizzato - Eppure, ufficialmente, non vi è alcuna conferma relativa alla presenzsa del Cavaliere. Il clima di mistero lascia intendere con palese evidenza una cosa soltanto, per altro già ribadita a più riprese nei giorni scorsi: il Pdl è spaccato, polarizzato. Il partito è diviso tra chi sostiene Angelino Alfano e chi, invece, spinge per il ritorno di Silvio Berlusconi. Le ragioni sostenute da chi si schiera con Alfano sono le solite: ossia, spiegano, una decisione è stata presa e, ora, il partito deve essere guidato dall'ex Guardasigilli, a cui Berlusconi non deve fare ombra (cominciando proprio col non presentarsi venerdì a Napoli). Per i fedelissimi del Cavaliere, al contrario, Angelino è inadatto: l'unico in grado di destare l'entusiasmo azzurro è e resta Silvio. Pressione su Monti - Il giallo partenopeo si sviluppa alla vigilia dell'impegno di Mario Monti in Europa, al Consiglio Europeo decisivo per le sorti del premier. Anche il summit continentale è materia di dibattito nel Pdl, tra chi pensa (Berlusconi) che questa sia l'ultima cartuccia a disposizione del professore e chi (Alfano), nonostante le dichiarazioni, ha nei confronti dell'esecutivo un atteggiamento più conciliante. Ma la pressione azzurra su Monti resta altissima: lo dimostra il fatto cheil partito non abbia firmato la mozione di Pd, Udc e Fli sui risultati che si auspica vengano raggiunti dal premier al vertice. Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli, ha spiegato che "la  mozione autonoma del PdL non è un gesto di chiusura verso il governo o il resto della maggioranza. Essa risponde a una logica precisa: sostenere lealmente l'esecutivo e, insieme, sottolinearne la continuità con le azioni intraprese dal precedente governo Berlusconi".

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