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Nei sondaggi di Silvio, il direttore vale il 2 per cento

Alvise Losi
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Niente male come primo dato. A una settimana dall'uscita della notizia su un possibile passaggio in politica di Vittorio Feltri, fondatore di Libero, arrivano anche i sondaggi sul suo peso "elettorale". Promosso - Silvio Berlusconi ha già fatto partire la sua macchina in vista delle primarie in autunno e delle successive elezioni, che, salvo sorprese, si terranno nel marzo 2013. E naturalmente non mancano le verifiche sul gradimento dei possibili candidati, primo tra tutti proprio Feltri. Il giornalista, che non ha mai negato un suo eventuale coinvolgimento nel progetto politico del Cavaliere, se si presentasse con una sua lista potrebbe ottenere tra il due e il cinque per cento. Dati che naturalmente possono essere letti in vario modo. Di certo il 2% non sarebbe un risultato tale da esaltare il nome del fondatore di Libero come nuovo salvatore del centrodestra, ma se nelle prossime settimane i sondaggi dovessero orientarsi verso la cifra più alta, allora si potrebbe realmente pensare alla lista Feltri come una realtà più che una mera ipotesi. Elezioni - Anche perché i dati si riferiscono a un risultato su tutto il territorio italiano nelle prossime elezioni politiche. E un 5 per cento a livello nazionale significa molto di più a livello di primarie di partito. Se, insomma, Feltri dovesse davvero scendere in campo, il suo nome potrebbe essere sparigliare le carte del Pdl. E, con un'investitura ufficiale da parte del partito, quel 5 per cento potrebbe crescere. Ma ogni decisione è rimandata a dopo il vertice europeo del 28 giugno. Chissà che per quel giorno Berlusconi capisca che le elezioni non possono aspettare altri otto mesi e decida di staccare la spina al governo tecnico di Mario Monti.

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