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La sinistra pugnala Renzi:"Il Cav lo vuole premierper conquistare il Quirinale"

Il piano rivelato da L'Espresso: "Silvio non può riformare il partito perché tutti pensano a salvare la propria poltrona"

Andrea Tempestini
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Lo scenario politico è fluido, ogni giorno escono indiscrezioni, piani, conferme e smentite su scenari futuribili. L'ultima pazza idea è quella rilanciata da L'Espresso che, spiega "è entrato in possesso del documento riservato commissionato dal Cavaliere a un gruppo ristretto di consiglieri capeggiati da Dell'Utri e Verdini (oltre cha dal suo nuovo guru Volpe Pasini). Risultato: via il Pdl e quasi tutti i suoi dirigenti". E fin qui, le voci erano già circolate: su Libero vi abbiamo dato conto della spaccatura ai vertici del partito, tra chi vuole seguire e favorire il progetto "rivoluzionario" di Berlusconi e chi, invece, vorrebbe seguire la linea dell'ortodossia tracciata da Angelino Alfano. Renzi premier - L'Espresso, però, aggiunge un particolare interessante: Berlusconi, infatti, vorrebbe dare vita a una Lista Civica nazionale che dovrà allearsi con il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il rottamatore del Pd, che sarebbe destinato a Palazzo Chigi. L'obiettivo finale del piano? "Salvare Silvio dai giudici e (se possibile) farlo eleggere Presidente della Repubblica". Mentre Renzi, come detto, indosserebbe la pettorina di Presidente del Consiglio. Un progetto quantomeno bizzarro e che può essere interpretato in due modi. C'è chi vi può vedere la conferma dei rapporti di "buon vicinato" tra il Cavaliere e Renzi. Oppure potrebbe essere letto come una pugnalata della sinistra, inferta tramite il gruppo editoriale di Carlo De Benedetti, al sindaco rottamatore di Firenze, che vuole conquistare il partito spazzando via tutta la vecchia nomenklatura: quale miglior polpetta avvelenata che accostare il suo nome a quello dell'arcinemico Berlusconi? Quale migliore escamotage che suggerire che Renzi possa farsi garante del salvacondotto giudiziario di Berlusconi? Renzi smentisce - Da par sua, Renzi smentisce con ironia le indiscrezioni: "L'Espresso lancia con enfasi un piano di  rinascita berlusconiana sparandomi in apertura. Ovviamente tutto senza chiedermi una dichiarazione, senza fare una verifica, senza nulla. E allora voglio svelare il mistero: il piano esiste! L'hanno firmato non solo Verdini e Dell'Utri, ma anche Luciano Moggi, Licio Gelli, Jack lo Squartatore e Capitan Uncino. Ma sono stato irremovibile: finchè non me lo chiede il mostro di Lochness non accetto". Questo il messaggio scritto dal sindaco di Firenze sul suo profilo Facebook. Bonaiuti: "Fantapolitica" - La smentita è arrivata anche dal Pdl, per bocca del portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, che ha spiegato: "Non esiste nessun piano segreto che riguardi il presidente Berlusconi. Nessuna operazione Rosa Tricolore né rossa né gialla. Nessun progetto in due, tre, quattro, cinque mosse per andare al Quirinale. Nel giorno di inizio dell'estate - ha proseguito Bonaiuti - la calura ha giocato davvero un brutto scherzo ai fantasiosi cronisti del gruppo Repubblica. Le bufale estive si sono dilatate in un romanzetto di fantapolitica coinvolgendo perfino l'ignaro sindaco di Firenze. Tutto inventato, tutto destinato a creare agitazione in un momento difficile per il Paese. E si è pure costretti a smentire per il timore che in questo clima qualcuno possa dare un minimo di credibilità a tali sciocchezze", ha concluso Bonaiuti. La Rosa Tricolore - Secondo quanto riportato dal settimanale, il documento in questione circolava ieri, mercoledì 20 giugno, riservatamente nell'aula di Palazzo Madama mentre i senatori si apprestavano a votare per l'arresto di Luigi Lusi. Si tratterebbe di "otto pagine dattiloscritte più copertina", il titolo "La Rosa tricolore"; il sottotitolo "un progetto per vincere le elezioni politiche del 2013". Il simbolo del dattiloscritto è una rosa stilizzata con petali rossi, bianchi e verdi su tutte le pagine. Sarebbe questo, secondo l'Espresso, il vero piano di Silvio Berlusconi per raddrizzare la rotta, per salvare il Pdl o quello che resta dalla picchiata nei sondaggi. L'obiettivo è quello di provare a vincere nelle prossime elezioni, tra un anno o nel 2012, "nel caso di voto anticipato". Le tre mosse - Nel dettaglio, il piano prevede tre mosse. La prima, azzerare l'attuale Pdl insieme a tutti i suoi dirigenti (eccetto Denis Verdini). La seconda, costruire un network di liste di genere - donne, giovani, imprenditori - tutte precedute dal logo "Forza". La terza, e più clamorosa, è quella di candidare un premier a sorpresa, pescato dal primo partito avversario: è qui che viene fuori il nome di Matteo Renzi, candidato alle primarie del Pd, che di fatto silurerebbe il delfino Alfano, sempre più ai margini del partito nonostante il ruolo di segretario. "Partito non riformabile" - Il presupposto da cui muove l'operazione Rosa Tricolore è la crisi che pare irreversibile del Pdl che, si leggerebbe nel rapporto, "appare non riformabile e i suoi dirigenti hanno un tale attaccamento al proprio posto di privilegio da considerare come fondamentale la sopravvivenza solo di se stessi. Miracolati, irriconoscenti appiccicati sulle spalle di Berlusconi". Secondo quanto riportato dall'Espresso, il piano prevederebbe che una sconfitta elettorale "toglierebbe a Berlusconi la sola protezione contro chi lo vuole morto finanziariamente, giudizialmente e fisicamente". La sostanza? Pur di non mollare la poltrona, i vertici e gli onorevoli del Pdl, sarebbero pronti a sacrificare Berlusconi. Il Cavaliere, allora, vuole azzerare tutto.

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