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Alfano avverte Monti:"Il governo è a rischio"

Avverte Monti:

Ddl anticorruzione, in aula si forma una nuova maggioranza

Andrea Tempestini
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Il "governo rischia". Parola del segretario del Pdl, Angelino Alfano. Lo spiega al termine di una lunga giornata scandita dal confronto in Parlamento sulla legge anticorruzione, approvata dopo un lungo braccio di ferro tra i partiti. Alla fine è arrivato il via libera a un emendamento del Pd che aumenta le pene minime da 3 a 7 anni e quelle massime da 4 a 8 per il reato di corruzione per atti contrari a dovere d'ufficio. L'emendamento è passato con i voti di Pd, Idv e Fli. Si sono astenuti Udc e Lega, mentre il Pdl ha votato contro. La maggioranza che sostiene Mario Monti si è smembrata? Possibile. Almeno questo è quanto dice l'aula. Il dissenso sulle norme - Alfano poi fotografa la situazione: "Noi siamo assolutamente favorevoli all'approvazione della legge, del resto - ricorda il segretario - l'ha proposta il governo Berlusconi e la prima firma è del sottoscritto. E' stata approvata al Senato, ma ora alla Camera vogliono fare la parte degli eroi e dei fenomeni" e modificarla. Ma, sottolinea Alfano, Bersani e Di Pietro "non sono precipitati sulla terra dalla luna, perché non l'hanno fatta loro la legge sulla corruzione? Ora su una serie di norme siamo in dissenso, ma se noi votiamo cose che per noi sono impopolari, perché loro ritengono di dover far rinascere la vecchia opposizione e metterci in imbarazzo quando sono in dissenso da noi? E' un metodo non leale - scandisce Alfano - chiediamo la stessa nostra lealtà". Il tranello di Bersani - Il governo dunque rischia, anche perché, continua il segretario degli azzurri, "non vorrei che Pier Luigi Bersani e il Pd volessero creare un incidente per mettere in difficoltà il governo". Tutto è possibile, insomma, e Alfano lo spiega senza indugi nel corso della registrazione di Porta a Porta. Parlando dell'impasse in Commissione alla Camera sul provvedimento anticorruzione, Alfano insinua il dubbio che in realtà il Pd voglia "mettere in difficoltà il governo, perché ci sono due modi per farlo: essere in dissenso e andare allo scontro frontale, oppure far saltare i giochi dentro la maggioranza. Noi non vogliamo fare - garantisce però il segretario - nè l'una cosa nè l'altra". "Sostegno mai ipocrita" - Quindi un nuovo avvertimento a Monti: "Il nostro sostegno al governo non è mai stato ipocrita o opaco. Ma dopo qualche mese - ha precisato - abbiamo alzato i toni sulle cose che non ci vanno bene, ma sempre agendo nella correttezza". Alfano torna poi sulla battuta di qualche mese fa, ovvero il sostegno all'esecutivo nelle sue opere e ommissioni: "Le due cose - ha puntualizzato - ci sono entrambe, e convivono in un mix virutoso". E l'omettere, ha aggiunto Alfano, consiste nel dire "no a quelle cose che possono danneggiare il governo e il Paese". "Abc non è mai esistito" - Il segretario del Pdl mette all'angolo i tecnici e insiste spiegando che non c'è nessuno maggioranza politica: "L'Abc non è mai esistito, di Abc alla gente non gliene frega di meno". Se il concetto ancora non fosse chiaro, con quest'ultima battuta Alfano lo ha ribadtio: i vertici tra lui e gli altri due leader, Bersani e Casini, sono finiti. "A mio avviso - ha aggiunto - la fase Abc non è mai cominciata". Il segretario anzi ricorda come "nella prima fase del governo Monti non c'erano riunioni con Bersani e Casini, ma incontri diretti con Monti che poi faceva la sintesi". Ebbene, per Alfano, questa prima fase è stata molto più proficua, abbiamo concluso molto di più. Per il bene del governo ciascuno interloquisca con Monti e poi il premier trae le conclusioni. Pdl, Montezemolo e Santanchè - Sul futuro del partito il segretario spiega: "Non abbiamo alcuna intenzione di ammainare la bandiera del Pdl, ma vogliamo fare qualcosa di più grande e ambizioso". Il nome della forza politica sarà ancora Popolo della Libertà? "Questo è secondario", ha risposto Alfano a Bruno Vespa. Quindi, incalzato sulle indiscrezioni circolate recentemente su Montezemolo e sulla Santanchè, per i quali si profila un ruolo attivo nel centrodestra che sarà, il segretario chiosa: "Io sono portatore di un piccolo privilegio, grazie al rapporto inossidabile che ho con Berlusconi, e questo mi permette di sapere ciò che ha in mente Berlusconi senza retropensieri. E notoriamente Berlusconi ciò che ha in mente lo dice pubblicamente". Finanziamento ai partiti - Il segretario snocciola poi "una buona notizia: la prossima settimana, entro giovedì, approveremo la legge sul dimezzamento dei finanziamenti ai partiti", applicandola anche "all'ultima tranche" dei rimborsi. Il provvedimento riguarderà "il dimezzamento dei finanziamenti, il dimezzamento dell'ultima rata pendente e maggiore protagonismo dei privati" nella partita dei finanziamenti ai partiti politici. Il segretario del Pdl precisa di essere a favore di una "formula  più sullo stile statunitense", ovvero con più spazio per i privati "piuttosto che una forte presenza dei finanziamenti pubblici. Comunque - ha assicurato - su questo capitolo dalla prossima settimana saremo in regola".

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