Valerie ha il complesso di CarlàVietato fotografarla in bikini
La fidanzata di Hollande fa pressioni sui giornali perché non pubblichino le sue immagini in costume
di Alessandro Carlini La stampa francese e la première dame, Valérie Trierweiler, si sono scontrate, ancora una volta. La giornalista ha fatto di tutto – perfino mobilitato i suoi avvocati – per fermare la pubblicazione di alcune fotografie che la ritraevano in costume col presidente François Hollande. Lei con un normalissimo bikini nero e lui con pantaloncini azzurri. Talmente «normali» da poter essere scambiati per due qualsiasi persone di mezza età che si trovano in vacanza in Costa Azzurra. Foto che non avranno nemmeno fruttato molto ai paparazzi, che da giorni seguono la coppia, sicuri però che ben poche sorprese ci saranno. Il magazine scandalistico Voici avrebbe ricevuto «pressioni amichevoli» dall'entourage della «Rottweiler». Un fax sullo stesso tono sarebbe arrivato ai giornalisti di Grazia. Quanto al settimanale VSD, è stato lo stesso vice capo redattore a raccontare in un editoriale le pressioni subite. Alla fine gli sforzi di Valérie non sono bastati e le foto sono state pubblicate lo stesso, persino dal suo giornale, Paris Match, che però le ha piazzate nelle pagine interne. VSD invece ne ha pubblicata una in copertina: Valérie, in due pezzi nero, tira per un braccio Hollande, come per convincerlo a buttarsi in acqua. Il titolo è: «Normali perfino nel costume da bagno». Valérie non ha tenuto un profilo basso – come promesso al compagno dopo le sparate su Twitter contro Ségolène Royal – ha giocato a fare la diva, copiando in questo chi l'ha preceduta all'Eliseo. Carla Bruni, infatti, quando era première dame non tollerava l'intrusione dei fotografi e dei giornalisti nella vita di coppia con Nicolas Sarkozy: molti sono stati querelati. Eppure la «Rottweiler» non è poi venuta così male in quegli scatti. Si intravede qualche filo di cellulite, sulle gambe di una 47enne che comunque non sono più quelle di una ventenne. Forse teme che Hollande se ne accorga e finisca per scaricarla, come ha fatto con la sua ex Ségolène Royal, preferendo proprio la più giovane Trierweiler. Quello che è sicuro è che la première dame continua a sbagliare la sua strategia di comunicazione, settore che dovrebbe conoscere bene. Tanti i passi falsi, a partire dal suo libro fotografico, con immagini dell'amico Stéphane Ruet, che ha fatto flop in libreria, con meno di 1.200 copie vendute in poco più di un mese. Le foto erano accompagnate da didascalie dal tono intimista della première dame, a metà tra il commento e la confidenza. Roba che i francesi non hanno proprio apprezzato. Anche nella vicenda delle foto in costume, Valérie rivela una certa impreparazione: le immagini della neo coppia presidenziale in vacanza sono una sorta di rituale della République e nessun capo dello Stato francese vi si è mai opposto prima, sin dai tempi di Valéry Giscard d'Estaing. Tanto più che tutte le tappe della vacanza di Hollande e compagna, all'insegna della sobrietà, erano state già immortalate: il viaggio rigorosamente in treno, le strette di mano e gli autografi agli ammiratori, il salto al mercatino locale, lui in pantaloni beige, lei in vestitino assortito. Non solo, pare che nel giorno delle foto incriminate sei team di fotografi siano stati autorizzati dall'Eliseo a seguire la coppia presidenziale. E Hollande? Come sempre ha preferito tenersi fuori dalle polemiche che riguardano la sua donna fin troppo impegnativa.