Dago: Minzolini verso MediasetMa lui smentisce: "Non ne so nulla"
L'ex direttore del Tg1 dovrebbe prendere l'informazione della seconda serata su Canale5
di Gianluca Roselli Augusto Minzolini a Canale 5? La notizia su un possibile arruolamento dell'ex direttore del Tg1 a Mediaset è stata lanciata ieri dal sito Dagospia di Roberto D'Agostino, ma per ora non ha trovato conferma dagli interessati. Né sul fronte Mediaset, né da Minzolini. «Non ne so proprio nulla. Nessuno mi ha chiamato e preferisco non commentare le voci», risponde il giornalista. Che, dopo essere stato “dimissionato” dall'ammiraglia dell'informazione Rai, ora è a capo del coordinamento degli uffici di corrispondenza della tv di Stato. Secondo Dagospia, però, Minzolini arriverà presto a Canale 5 per prendere in mano l'informazione della seconda serata per tutta la prossima stagione che, in vista delle elezioni, si annuncia molto calda sul fronte politico. Ed è forse per questo motivo, se la notizia verrà confermata, che Mediaset avrebbe preferito un giornalista che conosce meglio le sottigliezze della politica italiana come Minzolini rispetto ad Alessio Vinci. Ma Dagospia fa anche un'altra insinuazione: che il programma in sostituzione di Matrix servirebbe a Minzolini da ponte per poi arrivare, in futuro, alla direzione del Tg5, scalzando Clemente J. Mimun. La notizia che Vinci condurrà Domenica 5 era arrivata proprio una settimana fa. Con conseguente chiusura di Matrix. Possibile – era l'interrogativo che girava nelle redazioni – che Mediaset lasci il monopolio dell'informazione in seconda serata alla Rai, proprio nell'anno delle elezioni? Così in molti si aspettavano un asso nella manica. Qualche gossip aveva sussurrato il nome di Antonello Piroso, in sofferenza a La7 per la presenza di Mentana, Formigli e Santoro. Ieri, invece, è spuntato il nome di Minzolini. Anch'egli in rotta con Viale Mazzini. L'ex squalo del Transatlantico di Montecitorio (re del retroscena politico e creatore di un genere: il “minzolinismo”), infatti, è in attesa del processo per peculato e, se dovesse essere scagionato, potrà reclamare il diritto di essere reintegrato sulla poltrona di direttore del Tg1. «Quello che mi preme è poter tornare al più presto a fare il mio lavoro, quello del giornalista», dice Minzolini. Alla direzione dell'ammiraglia Rai Minzolini è giunto nel maggio 2009, dopo essere stato nominato dal Cda di Viale Mazzini con i soli voti dei membri della maggioranza di centrodestra. Da lì sono iniziati due anni di polemiche, con l'opposizione ad accusare Minzolini di fare un Tg troppo vicino al governo e a Silvio Berlusconi. Tra le polemiche dopo i suoi editoriali, la rimozione dalla conduzione dei vecchi conduttori e qualche calo degli ascolti, per Minzolini si è aggiunta la faccenda della carta di credito, con spese per 68 mila euro, poi restituiti. Con la spiegazione che l'uso della carta di credito faceva parte degli accordi presi al momento del suo insediamento alla direzione. Sta di fatto, però, che il 6 dicembre scorso Minzolini è stato rinviato a giudizio per peculato e a breve arriverà la sentenza. Per quanto riguarda la trasmissione, ancora non si sa se verrà mantenuto il contenitore Matrix oppure se ne verrà creato uno nuovo. Ma se la notizia verrà confermata, la prossima stagione si annuncia molto ricca sul fronte dell'informazione televisiva, con tutti i numeri uno schierati: Vespa, Floris e Milena Gabanelli in Rai, Minzolini a Canale 5, Santoro, Floris, Formigli, Gad Lerner, Lilli Gruber e Luca Telese a La7. In più sono confermate le trasmissioni mattutine Agorà (condotta da Andrea Vianello) e Omnibus. E poi Terra di Tony Capuozzo e Quarto Grado di Salvo Sottile. Polemiche a Viale Mazzini, invece, per la decisione di assegnare il giovedì sera al reality Pechino Express condotto da Emanuele Filiberto.