Si autocandida: "Solo io posso salvare il centrodestra. Sono la nemesi di Grillo"
Il 14 luglio presenterà il "Partito della Rivoluzione". Su Renzi: "Nello scontro diretto batte il Cav"
"Se tutto dovesse continuare come ora, il Pdl perderà tutti i suoi elettori a favore di Grillo. A meno che non trovi al suo interno un'alternativa a Grillo". Così in un'intervista al Mattino Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte sottolinea di essere egli stesso questa "alternativa", ossia "l'ancora di salvezza del centrodestra", e che il prossimo 14 luglio presenterà il suo "Partito della Rivoluzione", con tanto di placet da parte di Silvio Berlusconi: una di quelle liste civiche o progetti satellite che piacciono tanto a Berlusconi (già nei giorni scorsi si era parlato dell'ammiccamento politico tra Silvio e Vittorio). Il "progetto Renzi" - Il Cavaliere, ha proseguito Sgarbi, "ha detto di sì. Ben vengano le liste di Sgarbi, Santanchè, Montezemolo, una diga per fermare la fuga di voti. Si potrebbe arrivare anche al 30% con tutte le liste che gravitano nel centrodestra". Poi l'ex sindaco di Salemi spiega che per Matteo Renzi, da parte di Berlusconi, non c'è nessun innamoramento: "E' un bravo ragazzo ma non ha niente di originale. È uno di quelli che dividono il mondo in bene e male, con il bene che sta solo a sinistra". Piace invece "a Verdini, Dell'Utri" (e la voce era già trapelata negli ultimi giorni: L'Espresso aveva ipotizzato una candidatura di Renzi per il centrodestra). E proprio di questo piano parla Sgarbi: "È stato un mio uomo che ha presentato questo progetto, nel quale Renzi diventerebbe il capo dell'area di centrodestra. Ma secondo me non ha senso, l'ho detto al mio amico Volpe Pasini. Il fatto è che nello scontro diretto con gli altri leader, Berlusconi vincerebbe sempre, ma non con Renzi". Per "salvarsi", quindi, il Cavaliere secondo Sgarbi dovrebbe "fare una riforma proporzionale alla tedesca, perchè così saranno gli elettori a dare un giudizio sulla nomenklatura del Pdl".