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Repubblica rilancia la lista "Forza Roberto": l'ultima spiaggia dei progressisti

Su Repubblica, Scalfari caldeggia il suo nome come Papa nero della sinistra

Secondo Scalfari, Bersani da solo non basta. Lo scrittore è già quotato al 10%, e Veltroni è favorevole

Andrea Tempestini
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Eugenio Scalfari, anima e fondatore di Repubblica, nella consueta distesa di piombo domenicale, si è dedicato a tratteggiare l'identikit del futuro leader della sinistra. Scalfari scriveva che se si votasse con il Porcellum - un'ipotesi che lui stesso reputa decisamente probabile -, "sarebbe molto opportuna la formazione di una lista civica apparentata con il Pd e rappresentativa del principio di legalità". Secondo Scalfari di questa lista civica "c'è molto bisogno". La formazione auspicata da mister Repubblica "interpella la società civile prima ancora dei partiti politici". E ancora, Eugenio, parlava di "etica pubblica da rispettare" e "di lotta alle mafie e alle oligarichie corporative", oltre che di "legalità fiscale e costituzionale". Una serie di elementi che nell'immaginario della sinistra fa balzare in mente, subito e senza indugi, il nuovo guru progressista, lo scrittore Roberto Saviano. E putacaso, il giorno dopo l'editoriale di Scalfari, su La7 debuttava proprio Roberto Saviano con Quello che (non) ho, il nuovo programma in cui affianca il conduttore più amato dai salotti radical-chic, Fabio Fazio. Un caso? No: Repubblica (ri)lancia la sua lista Saviano. Non è infatti la prima volta che il quotidiano caldeggia il nome di Roberto Saviano come Papa Nero della sinistra.

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