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Follia Bindi: "Contro il rigore la patrimoniale"

Il chiodo fisso della sinistra viene rilanciato anche dalla presidente del Pd

Andrea Tempestini
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A spoglio ancora in corso, Pier Luigi Bersani ha iniziato a cantare vittoria: "Ora Monti ci ascolti, il Pd è il primo partito del Paese". Rosi Bindi non ha perso tempo, e cavalcando il presunto successo della sinistra alle amministrative, ha rincarato: "Il governo Monti non si può tagliare fuori". Poi spiega che la crisi dei partiti "non è colpa del governo". Ma "al ministro Cancellieri, quando dice che gli elettori ce l'hanno coi partiti, ricordo che questi partiti sostengono Monti". Un messaggio trasversale e tagliente, quello di Rosi. "Il rigore non basta" - La Bindi poi si lascia andare. Pensa al programma. Si immagina al governo. "Per guarire - spiega -, il malato deve restare in vita. Le politiche di solo rigore non bastano, ci deve essere la crescita e maggiore equità". Quindi la presidente del Pd pensa a sgravi fiscali, zone franche, incentivi alle imprese, piano di rilancio per l'occupazione o un programma di spesa per rilanciare la crescita? Niente affatto.  "La patrimoniale" - Per scacciare il rigore la Bindi propone la patrimoniale. Non è uno scherzo. In un'intervista al Corriere della Sera le viene chiesto: "Come Hollande pensa anche lei a una patrimoniale?". La risposta: "Molte cose le potremo fare quando vinceremo le elezioni, ma già da adesso il governo può prenderla in considerazione. Una correzione di rotta è indispensabile". A sinistra c'è il chiodo fisso della follia: la patrimoniale...

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