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Poltrone in pelle, wi-fi, tv in direttaItalo, in treno come in hotel

L'interno del treno Italo

Ecco tutti i tragitti e le tariffe dei nuovi vagoni privati targati Ntv

Nicoletta Orlandi Posti
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Il cielo è plumbeo e piove a dirotto. Sarà di buon auspicio, per un viaggio inaugurale? Nella stazione di Roma Tiburtina per la prima volta un treno dalle carrozze nuove di zecca, lucide e con un logo mai visto: la scritta Italo, con una lepre stilizzata che sembra in procinto di saltar via. Velocità, orari perfetti e comfort: è la filosofia della nuova linea di alta velocità, la Ntv, di cui Italo è appunto la “bandiera”. Un fischio e si parte, in perfetto orario: la meta è Napoli, stazione centrale, nel primo viaggio per Italo.  Marcia lenta, per superare gli scambi di uscita della Capitale. Poi si corre via sempre più velocemente. L'Agv di Alstom, elettrotreno da 360 chilometri orari, si lancia sui binari, ma non supera i 300, perché l'attuale infrastruttura non consente di più. Eppure, con questa velocità, succede qualcosa di insperabile: nessuna oscillazione, si può stare in piedi senza barcollare, senza rischiare di precipitare addosso a qualcuno o a qualcosa.  Fuori il paesaggio è livido, più consono a novembre che a fine aprile, ma dentro l'atmosfera è ovattata e confortevole.  I posti a sedere  sono comodi, più simili a poltrone, in pelle, che a sedili ferroviari. Cominciano a passare hostess e steward. Dimenticate i “controllori” di antica memoria, magari un po' anzianotti e sbigottiti dinanzi ad una domanda in inglese: qui sono tutti giovani e parlano correntemente almeno tre, quattro lingue. Compresi arabo e russo.  E da dimenticare anche, per chi non può stare più di cinque minuti senza telefonare o connettersi via Internet, la fastidiosa sensazione di parlare con qualcuno su Marte, combattendo con la linea sempre in procinto di cadere. Il treno sfrutta la tecnologia satellitare, integrandola con la connessione telefonica Umts e col wi-fi. Questo permette la navigazione continua con un buon grado di copertura   e la possibilità guardare a bordo la tv di Sky in diretta. Certo, quando si attraverserà la lunga galleria nel tratto appenninico tra Bologna e Firenze non ci si potrà fare niente.   Si capisce che la “mission” è quella di far sentire i viaggiatori, soprattutto i turisti, degli  ospiti di un hotel, sia pure a tempo. Prendiamo i servizi di ristorazione, da gran gourmet - affidato a Eataly - e serviti al posto. E soprattutto la carrozza cinema, con film di prima visione. Per tutto agosto, chi sceglierà la vettura 11 (dotata di monitor applicati al soffitto), potrà guardare i film gratis. A regime verrà poi applicato un piccolo sovrapprezzo al biglietto di viaggio. E poi c'è la questione del bagaglio. Sì perché nei treni Alta velocità - le varie Frecce - questo rappresenta un problema, soprattutto per i turisti,  che  viaggiano con valigioni ingombranti poi abbandonati ovunque. Su Italo i vestiboli dove mettere il bagaglio sono videosorvegliati e sono muniti di lucchetti. Le bagagliere sono ampie e più basse, mentre sono praticamente raddoppiati gli spazi tra i sedili. Il tempo vola, mentre vengono illustrati i numeri e le potenzialità del nuovo treno. Quattro anni fa, quando se ne parlava, sembra un bel progetto steso su carta e non molto di più. Oggi Italo è una   realtà all'avanguardia in Europa, prima azienda privata a rompere il   monopolio pubblico nel mercato dell'alta velocità puntando a   conquistarne una quota tra il 20 e il 25% entro il 2014. Non  possono nascondere  orgoglio ed entusiasmo  i vertici di Ntv, il presidente Luca   Cordero di Montezemolo e l'ad Giuseppe Sciarrone,  ovviamente presenti nel viaggio  inaugurale con i media.  In fondo Italo è anche una risposta concreta agli schiaffi della crisi, come sottolinea Montezemolo: «Oggi è una giornata importante dopo tanto lavoro, ma è una   giornata che dimostra che abbiamo fiducia in questo Paese. Abbiamo   fatto un grande investimento e dobbiamo essere orgogliosi di essere i primi in Europa ad avere un'azienda privata per l'Alta velocità». Bisogna anche guardare ai numeri per capire di cosa è fatta davvero questa fiducia. «Abbiamo messo in campo 1 miliardo di   investimenti», spiega Montezemolo. E poi «ci lavorano mille persone, quasi tutti  sotto i 30 anni   a tempo indeterminato, e almeno della metà sono donne. Questi   sono segnali veri. Si parla tanto di crescita e questa è la vera   crescita del Paese, di chi investe e rischia». L'investimento messo in campo, è quelli «da far tremare i polsi». Tanto più  che dietro «non c'è Pantalone ma ci sono investitori che rischiano   di tasca propria». L'ora della verità scoccherà 28 aprile, quando si partirà con due   coppie di treni al giorno. Ma già è   possibile tracciare un primo bilancio sul trend di prenotazioni, che   si sono aperte domenica scorsa. Soddisfatto è l'ad Sciarrone. «Va meglio di quanto ci aspettassimo. C'è tanta curiosità e   tanta aspettativa», rileva annunciando che in pochi giorni   “ItaloPiu”, il programma di fidelizzazione lanciato da Ntv, ha già   registrato 12 mila iscritti. E si conta molto sui turisti, ovvio. Una ricerca condotta sul campo ha dimostrato che l'82 per cento di coloro che visitano l'Italia vogliono farlo in treno, anche per gustare la bellezza dei paesaggi che attraversano. Sul nuovo treno la superficie vetrata è superiore del 20 per cento. Il viaggio si avvia al termine,  resta il tempo di farsi la domanda imprescindibile: si risparmierà sul costo del biglietto? Sulla Roma-Milano (stazioni Rogoredo e Porta Garibaldi, passando per Firenze S. Maria Novella) ci saranno biglietti a  un prezzo minimo di 45 euro. Ma poi con offerte varie , nelle classi Smart, Prima  e Club, ci saranno offerte varie e i prezzi potranno scendere notevolmente. E da ricordare che in autunno   Italo raggiungerà il Nord-Est (Padova e Venezia Mestre e Santa Lucia) e Torino Porta Susa. Fine del viaggio, arrivo a Napoli, orario rispettato. Si torna alla dura realtà. di Caterina Maniaci

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