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In famiglia erano tutti ciechiFrode di mezzo milione di euro

Fermati a Torino madre, sorella, fratello e figlio che dal 1982 percepivano l'indennità di accompagnamento per il loro finto handicap

Nicoletta Orlandi Posti
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La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto un'intera famiglia di falsi ciechi: fratello, sorella, madre e zio hanno intascato in 30 anni indennità per oltre mezzo milione di euro. I quattro hanno percepito dal 1982 l'indennità di accompagnamento di 800 euro al mese. La prima ad essere stata pizzicata è stata una donna originaria della provincia di Latina, residente a Moncalieri (TO), che percepiva da 30 anni l'indennità di accompagnamento. A destare sospetto sono stati i differenti atteggiamenti che la signora assumeva di volta in volta, in base alla situazione del momento. L'handicap, infatti, veniva reso evidente nei pressi o sul luogo di lavoro come centralinista di un ente pubblico. Una volta lontana dall'ufficio, riponeva nella borsa il bastone e si muoveva con sicurezza per la città. I militari della Guardia di Finanza l'hanno filmata mentre, con passo svelto, attraversava le strisce pedonali, superava binari del tram, zigzagando tra le transenne e saliva sui marciapiedi. I Finanzieri si sono poi incuriositi quando hanno scoperto che anche il fratello, la madre e lo zio, tutti residenti in provincia di Latina, risultavano portatori dello stesso handicap. I successivi accertamenti nella cittadina laziale hanno confermato i sospetti: anche nel loro caso, la cecità era del tutto simulata. I quattro sono stati filmati in un ristorante quando, nel corso di un ricevimento, oltre a ballare, si muovevano con disinvoltura tra i tavoli.  guarda il video su Libero Tv Sempre a Torino è stato poi individuato  un finto invalido che oltre alla cecità, simulava anche un'infermità che lo costringeva sulla carrozzella. Le indagini sono scattate dopo la segnalazione di un cittadino al 117, il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza. Residente a Torino da più di vent'anni, di origini siciliane, è riuscito a mettere in tasca 80mila euro nell'arco di 10 anni. Lavoratore dipendente di un'azienda privata, i Finanzieri lo hanno filmato mentre accompagnava il figlio a scuola, attraversando incroci stradali privi di semafori e cicalini sonori per non vedenti, o mentre, in totale autonomia, faceva acquisti nel mercato rionale di Santa Rita a Torino. L'ultimo caso, riguarda un'altra donna, torinese, anche lei centralinista presso un ufficio pubblico. Dichiarata cieca totale da 14 anni, ha intascato indebitamente oltre 130mila euro, ma in realtà conduceva una vita pressochè normale. Gli accertamenti, avviati dopo una telefonata al "117", hanno permesso alle Fiamme Gialle di riprendere la donna a bordo di una carrozzina elettrica per disabili, intenta, dopo aver parcheggiato la sedia a rotelle, a salire da sola alcuni scalini, per dirigersi verso lo studio del proprio medico. Ancora, è stata filmata nel momento in cui, per avvisare del suo arrivo, già a distanza "suonava" il cicalino della carrozzina, facendo spostare un Finanziere che si era frapposto, o mentre evitava un cassonetto messo di proposito al centro del marciapiede. Nei loro confronti è scattata la denuncia per truffa aggravata e continuata ai danni dell'I.N.P.S.. Nel caso in cui risultino assunti nella graduatoria riservata ai diversamente abili, rischiano anche il posto di lavoro. I filmati e le prove raccolte sono state acquisite dalla Procura di Torino, che nel frattempo ha disposto il sequestro (preventivo, finalizzato alla confisca "per equivalente") dei beni mobili ed immobili degli indagati, sui quali rivalersi per risarcire l'Erario. Si tratta di conti correnti, titoli, 13 terreni agricoli e 5 appartamenti nelle province di Torino e Latina, per un valore complessivo di quasi 600 mila euro.

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