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Omicidio di Yara, sotto torchio gli amici della sorella

Le indagini dei Ros si stanno concentrando su un gruppo di minorenni

Nicoletta Orlandi Posti
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Si cercano nuovi elementi per far luce sull'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne trovata morte a Brembate. E per far questo sono stati messi sotto torchio alcuni minorenni, amici della sorella della vittima. A riferirlo è il Corriere della Sera che racconta dell'interrogatorio di Andrea, un ragazzino di Brembate che compirà 17 anni a settembre. Lui, già un anno fa, aveva acconsentito al prelievo del Dna e ora è stato nuovamente sentito dagli investigatori del Ros. No si sa però se ci sia uno spunto preciso a guidare i nuovi accertamenti oppure siamo solo di fronte ad un estremo tentativo di ribaltare un quadro senza risultati utili. L'unica certezza è che da poche settimane è in corso un lavoro di intelligence, quasi di indagini tradizionali. Con alcuni dettagli che, fa notare il Corriere, però non tornano: non sembra compatibile con il mondo dei minorenni, ad esempio, quella testimonianza di una donna di Ambivere che la sera del 26 novembre alle 19.01, poco dopo la scomparsa di Yara, vide sfrecciare di fronte a casa sua un furgone bianco dal quale sentì provenire un urlo. Così come sembra difficile che Yara Gambirasio, in compagnia di un gruppo di ragazzini più grandi di lei (sempre che questa sia l'ipotesi), non sia stata notata da nessuno fuori dal centro sportivo o su via Morlotti, il primo tratto di strada verso casa.

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