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Colpo di scenaRuby testimonia a favore del Cav

Nicoletta Orlandi Posti
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  Se c'è una persona che dovrebbere essere ascoltata in un processo è sicuramente la vittima. Questo in un Paese normale. In Italia no. Il pm Ilda Bocassini ha infatti rinunciato alla testimonianza di Ruby, nell'ambito del processo a carico di Silvio Berlusconi, che porta il nome della giovane marocchina. Non ha rinunciato, invece, a far parlare in Aula la protagonista della vicenda, la difesa del Cavaliere. "Allo stato non rinunciamo a Ruby", ha spiegato l'avvocato Piero Longo, che poi ha aggiunto: "Quest'estate studieremo le carte del processo e decideremo se Silvio Berlusconi si sottoporrà a un interrogatorio nella prossima udienza del 5 ottobre". In Aula, Niccolò Ghedini, l'altro avvocato dell'ex premier, ha criticato l'atteggiamento della Procura che ha chiesto una multa per l'assenza di Nicole Minetti, impegnata in un viaggio a Parigi. Ghedini ha sottolineato come nel giro di pochi giorni la Procura sia passata dal voler sentire la Minetti come testimone-imputato di procedimento connesso a rinunciarci nell'udienza di oggi. "Questa è una mancanza di rispetto nei confronti del Tribunale - ha affermato Ghedini - non quella della Minetti che non è venuta".  Alla fine, comunque, i giudici del Collegio del processo Ruby hanno respinto della Procura di multare Nicole Minetti perchè avrebbe addotto un impedimento non legittimo, non presentandosi all'udienza di oggi. I giudici hanno spiegato che la richiesta del Pm, Ilda Boccassini, è "superata" dalla decisione della Procura di rinunciare a sentire la consigliera regionale come testimone-indagata in procedimento connesso. Con i quattro testimoni ascoltati oggi e la rinuncia a sentire la Minetti, sono finiti i testi dell'accusa.  

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