Una voragine nella super-Inps:a rischio le pensioni (di tutti)
L'allarme del Consiglio di Vigilanza: nel 2012 rosso da 6 miliardi, pesa il buco Inpdap. Fornero: "E' tutto sotto controllo"
Elsa Fornero garantisce: "Non c'è nessun rischio pensioni, i dati resi noti ieri sul deficit dell'Inps sono noti e non serve appostare nuove risorse: se super Inps sarà fatta bene potrà portare risparmi". Così il ministro del Lavoro nel corso di un intervento alla Commissione parlamentare per gli enti previdenziali in relazione ai dati sul deficit dell'Inps dell'anno scorso. Peccato però che la Fornero, già sugli esodati, ha dimostrato che le sue previsioni sono spesso sballate. E i pensionati di tutt'Italia tremano. Perché? Perché c'è un super buco di quasi 6 miliardi di euro nella Super Inps, l'ente previdenziale nato dalla fusione dell'Inpdad con Enpals. L'accorpamento fu deciso col decreto "salva-Italia", la prima manovra del governo Monti che conteneva la riorganizzazion del sistema previdenziale. Ora, questa la sostanza, le pensioni di tutti gli italiani sono a rischio. Il buco - Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps (Civ) spiega che potrebbe porsi "nel breve periodo un problema di sostenibilità dell'intero sistema pensionistico". L'allarme rivolto al governo è chiaro. il Civ chiede "interventi correttivi doverosi e urgenti" prima che la situazione sfugga di mano. Il buco del super Inps arriva da lontano, poiché da anni l'Inpdap era in disavanzo: l'istituto che pagava la pensione agli statali al momento dell'accorpamento con Inps ha portato in dopte 13 miliardi di disavanzo (Enpals era in attivo di 306 milioni e l'Inps in rosso di 736). La voragine è stata poi ridotta con gli interventi statali a 5,843 miliardi, ma secondo il Civ il rosso è destinato a salire fino a sfiorare i 7 miliardi nel 2013 e nel 2014. "Il rischio esiste" - Il risultato? Lo squilibrio rischia di compromettere gli assegni futuri. Giuliano Abbadessa, sindacalista della Cgil che presiede il Civ, non usa giri di parole: "Noi l'allarme l'abbiamo lanciato per tempo, sei mesi fa. Il rischio non è immediato ma esiste. L'insostenibilità sarà contenuta per qualche anno, erodendo il patrimonio pubblico da 43 miliardi e i fondi attivi, come quelli dei lavoratori dipendenti e parasubordinati. Ma per quanto? E poi che succede?", s'interroga Abbadessa. Ora Forenero e Mastrapasqua, il presidente dell'Inps, assicurano che non ci sono rischi per le pensioni. Ma l'esercito della previdenza, c'è da scommetterci, avrà già cominciato a sudare freddo.