"L'omosessualità una perversione"Lo dice il manuale dei CarabinieriPoi le scuse e il ritiro del testo
Bufera sull'Arma: il manuale del concorso per marescialli definisce i gay "degenerati" come i necrofili, i sadici e gli zoofili. Loro: "Un errore"
I carabinieri studiano su testi omofobi. No, non è l'ennesima barzelletta sull'arma. E' quello che hanno pensato molti aspiranti marescialli che hanno preparato il concorso nazionale che si è svolto il 25 giugno scorso a Padova. Nel manuale messo a loro disposizione approvato dal colonnello Pasquale Santoro c'è scitto nero su bianco che tra le "degenerazioni" che dovranno segnalare in un eventuale "soggetto di interesse operativo", ovvero il delinquente sul quale dovranno indagare o arrestare c'è anche l'omosessualità. E quel che è peggio e che l'omosessualità è equiparata all'incestuosità, la necrofilia, la zoofilia, il sadismo, l'incestuosità, il feticismo e l'esibizionismo. Le 585 pagine della dispensa scaricabile dall'Intranet dell'Arma dei Carabinieri sono finite nelle mani del deputato del Pd, Paola Concia, impegnata da anni in una legge contro l'omofobia. "Chiederò di annullare il concorso", tuona l'onorevole al Corriere della Sera minacciando interrogazioni parlamentari e richieste di intervento del premier, del ministero della Difesa e delle Pari opportunità. "E' una cosa vergognosa che va contro tutte le legge fondamentali dello Stato, contro la nostra Costituzione, contro l'Oms e i trattati internazionali. Sono pronta", contina Paola Concia, "a fare ricorso alla Corte di giustizia europea se non avrò riscontri e se l'Arma non si scuserà". Quello che proprio non va giù alla deputata è che "quelli che dovrebbero difenderci sono proprio quelli che si permettono di affermare che l'omosessualià è come la zoofila, una perversione. Quindi in fondo se qualcuno aggredisce i gay è perchè se lo sono cercato". Ma ecco che già nella mattinata del mercoledì 11 luglio arriva il "mea culpa". Il comandante generale Leonardo Gallitelli "ha avuto modo di chiarire l'increscioso equivoco all'onorevole Paola Concia nel corso di una conversazione telefonica", fa sapere il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri. Si precisa poi che il riferimento all'omosessualità nel manuale "costituisce un errore materiale nella revisione del testo della sinossi" e "trae origine da un modulo, l'OP/46, risalente nel tempo e superato. Pertanto, è stata immediatamente disposta la formale abrogazione del modulo e la conseguente correzione della pubblicazione". Anzi, l'Arma rivendica di essere "in prima linea nella difesa di tutti diritti, come testimoniano concretamente sia le quotidiane attività sul territorio per garantire i cittadini da ogni forma di discriminazione e di violenza, sia i programmi di insegnamento per tutto il personale, ove trovano ampio risalto i diritti umani e la loro assoluta tutela".