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Afghanistan: ucciso un carabiniere, 2 feriti

Attentato durante un addestramento: la vittima aveva 30 anni

Lucia Esposito
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 Un carabiniere è morto e altri due sono rimasti feriti in un attentato al campo d'addestramento della polizia afghana ad Adraskan, nell'Afghanistan occidentale. Il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), residente a Gorizia con la moglie e il figlio di 8 mesi, effettivo al 13esimo reggimento 'Friuli-Venezia Giulià, è deceduto sul colpo, mentre i colleghi, il maresciallo capo Dario Cristinelli e il carabiniere scelto Emiliano Asta, effettivi rispettivamente alla seconda Brigata Mobile di Livorno e al settimo reggimento Trentino-Alto Adige, hanno riportato gravi lesioni alle gambe e sono stati trasportati all'ospedale Usa di Shindand, dove sono ricoverati non in pericolo di morte.   I primi rilievi - ha confermato il portavoce del contingente italiano ad Herat, colonnello Francesco Tirino - hanno permesso di accertare che si è trattato di "un razzo lanciato dall'esterno, andato a impattare nei pressi di una garitta di osservazione", installata a ridosso della linea di tiro del poligono.   Il messaggio del Colle  Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa "con profonda commozione" la notizia, ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari del caduto. Napolitano ha formulato l'accorato auspicio che i militari feriti nell'attacco possano superare questo critico momento. "Il mio pensiero - ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti - va alla famiglia di Braj e all'Arma dei carabinieri, impegnata nell'importante missione di addestramento delle forze di polizia afghane". "Manuele è stato colpito in modo vigliacco", ha sottolineato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, "stava addestrando le truppe afghane contro il terrorismo. Questo era il suo lavoro, la sua missione: permettere a quel Paese di difendersi da solo. E il terrorismo lo ha ucciso". "Abbiamo perso un giovane e valoroso italiano impegnato a costruire un futuro più sicuro", ha affermato il ministro degli Esteri Giulio Terzi.   Messaggi di cordoglio anche dai ministri Cancellieri e Riccardi, dai presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini e da tutte le formazioni politiche. L'Idv ha parlato di "Vietnam italiano" e chiesto che il governo riferisca tempestivamente alle Camere. 

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