Seconda prova, Aristotele impegnativoAllo scientifico una prova facile
Sconforto tra gli studenti del classico per la versione di greco
Aristotele al Classico, problemi di geometria analitica e un'applicazione del teorema di Lagrange tra i quesiti di matematica dello Scientifico. Nel giorno della seconda prova per i quasi 500mila maturandi italiani, la vera notizia è la celerità con cui i siti dedicati agli studenti sono stati inondati da indiscrezioni, foto e soluzioni dei quesiti poco dopo l'inizio delle prove. Secondo Studenti.it il filosofo greco era previsto dal 49% degli utenti; il sito e Skuola.net hanno gareggiato nell'offrire tutti i dati che gli arrivavano dalle scuole, segno evidente che la politica di tolleranza zero verso cellulari e smartphone non è riuscita a bloccare in maniera definitiva le 'spiate' degli studenti. Reazioni - Soddisfatto per la seconda giornata di maturità il minstro dell'Istruzione Francesco Profumo. Il plico telematico "ha funzionato benissimo: tutte le scuole hanno partecipato direttamente, i tempi si sono ridotti e con la seconda prova li abbiamo addirittura accelerati. Credo sia stata una dimostrazione del fatto che con fiducia e un po' di ottimismo si può veramente modernizzare il paese". E, a chi gli chiedeva se il sistema verrà utilizzato anche nei prossimi anni, Profumo ha spiegato che "da questi processi credo non si torni mai indietro, e quindi l'importante è iniziarli". Sconfortati invece gli studenti. Conclusa la seconda prova, i maturandi del liceo classico sono delusi. Troppo difficile la versione di greco su Aristotele: è stato necessario l'intervento dei professori che però si sono mostrati clementi e hanno aiutato gli esaminandi in balia del panico. Fattibili invece, secondo i tutor di Studenti.it, i test di matematica. Intanto, la redazione di Studenti.it ha anche chiesto agli studenti se sono riusciti a copiare durante lo svolgimento della seconda prova. Secondo il sondaggio, il 34% ha detto che è riuscito a copiare. Il 30% ha dichiarato di non essere riuscito assolutamente a copiare, il 14 % è riuscito abbastanza, mentre il restante 20% ha copiato solo un po'. Risultati in crescita rispetto al 2011 quando, sempre in un sondaggio del portale il 32% dei maturandi aveva dichiarato di aver copiato. Classico - La versione di Aristotele è un brano tratto dal "De partibus animalium" dal titolo: 'Non il caso ma la finalità regna nelle opere della natura'. Sulla scelta di Aristotele per la versione, il ricercatore in Lingue e letteratura greca alla "Sapienza" di Roma, Maurizio Sonnino, ha commentato: "Lo stile di Aristotele è solo in apparenza semplice, con poche subordinate: in realtà la sua sintassi pone alcuni problemi, perché era un testo non concepito per essere letto, più simile a una serie di appunti. Da un po' di tempo la scelta è su autori caratterizzati da una sintassi semplice ma che pongono problemi. Un testo semplice non è per forza semplice da tradurre". Sonnino si spiega meglio: "Aristotele ha scritto numerosi testi nati intorno alla scuola, contraddistinti da una struttura semplice, paragonabili ad appunti presi durante le lezioni. In questi testi, come quello della versione scelta, non costruisce bene il periodo, ci sono vari incisi. A livello sintattico non presenta molte difficoltà, ma possono sorgere problemi di interpretazione". Per quanto riguarda l'argomento dela versione, la necessità di rispettare lo studio degli esseri viventi perchè in "tutte le realtà naturali vi è qualcosa di meraviglioso" e l'esortazione a considerare "non le singole parti delle cose come degli animali, ma il tutto di cui fanno parte", per il ricercatore c'è "sicuramente la volontà di ricollegarlo ai problemi attuali, uno spirito ambientalista, ma ancora più importante per il filosofo era la polemica metodologica col maestro Platone. Per Platone infatti la filosofia doveva indagare le idee, sublimi e perfette, quindi l'Assoluto, mentre per Aristotele si doveva partire dallo studio delle cose minute per poi indagare i fenomeni più grandi ad essi collegati. Lo stimolo che spinge il filosofo è secondo lui "proprio la meraviglia verso le cose naturali, da cui occorre partire per costruire un sistema filosofico". Scientifico - Il compito di matematica che hanno dovuto affrontare gli studenti dello Scientifico, invece, era "piuttosto classico e sarebbe potuto uscire anche trent'anni fa", ha osservato Roberto Natalini, dell'Istituto per la Applicazioni del Calcolo del Cnr di Roma. Secondo il matematico, la prova di quest'anno comprendeva problemi piuttosto standard (studio di funzione, circonferenze, tangenti, parabole) con un ruolo importante dato ai volumi dei solidi di rotazione. "L'integrale di rotazione è un argomento da programma ma non si riesce spesso a toccare, nell'arco dell'anno scolastico. Chi non avesse saputo calcolarlo, non avrebbe potuto consegnare il compito completo, quest'anno", ha spiegato Natalini. Fra i due problemi, il secondo era probabilmente quello più complicato e "richiedeva un intuito geometrico non comune, e molti calcoli", mentre invece le domande del questionario erano più abbordabili, "ce n'erano almeno 5 davvero semplici, il minimo per eseguire il compito completamente". In generale, secondo Natalini, le tracce di quest'anno hanno un po' penalizzato l'aspetto "moderno" della matematica. "L'anno scorso, per esempio, si tentò di mostrare anche un lato 'applicativo' di questa disciplina che, contrariamente a quanto spesso sembra, è viva e in continua evoluzione", conclude Natalini.