La Chiesa in ginocchio da Grillo:la messa si può disturbare
La diocesi di Alghero sul litigio tra Beppe e il prete che ha fatto il giro del web: "Padre Tonino non ci rappresenta"
"Non conosciamo e non vogliamo giudicare tutte le motivazioni dell'intervento di Padre Tonino Manca, sacerdote nella comunità dei padri Mercedari di Alghero quando, il 2 giugno, ha deciso di salire sul palco dove Peppe Grillo teneva il suo comizio. Non le conosciamo e non le vogliamo conoscere. Quello che però ci teniamo a precisare, anche di fronte all'ondata di commenti e di filmati che ha invaso giornali e internet, è presto detto: il suo intervento è stato fuori luogo". Questo l'inizio del comunicato pubblicato sul sito della diocesi di Alghero, relativo al battibecco tra il leader del Movimento 5 stelle e un prete. Il battibecco - Il parroco se l'era presa con Beppe, dandogli del cabarettista, perché stava disturbando la messa non avendo rispettato gli orari concordati per il comizio. "Ci avete disturbato per mezz'ora", spiegava il prete di Alghero, che bollava il comizio come "festa di piazza" e chiudeva la discussione augurando all'Italia di salvarsi, "nonostante Grillo". "Rappresenta solo se stesso" - Ma la diocesi di Alghero non ha dubbi e si schiera con le 5 stelle. Ecco come prosegue il comunicato: "Padre Tonino – che tra l'altro non è parroco, come erroneamente è stato riportato – ha scelto autonomamente e senza nessun tipo di autorizzazione di essere protagonista del “dialogo” con Grillo; diciamolo: ha rappresentato solo se stesso. Non certo la sua comunità, non certamente la diocesi e il suo Vescovo. Anzi, proprio la diocesi ci tiene a riaffermare che questo tipo di protagonismo è ben lontano da quello che ritiene fondamentale per i suoi sacerdoti: assumere uno stile umano ed ecclesiale che metta al centro il Vangelo, nel rispetto delle legittime autonomie di funzione e di servizio. Questo conta e nient'altro. E vale per chiunque e in qualsiasi circostanza, indipendentemente dall'eventuale interlocutore politico. Un microfono, un palco e una piazza sono necessari anche agli uomini di Chiesa, ma solo quando annunciano una Parola. Quella di Dio".