"Era il caos, Selena chiedeva di Melissa""Non andrò più a scuola senza di lei"
Il preside dell'istituto Morvillo-Falcone ha sentito tre esplosioni. I primi a soccorrere le studentesse i prof e i collaboratori scolastici
"I primi a soccorrere i ragazzi feriti sono stati un docente, un collaboratore scolastico e un tecnico della scuola che si trovavano nei pressi dell'entrata. Il loro racconto è stato di una forte esplosione che ha lasciato a terra diversi studenti". A raccontarlo è Valeria Vitale il direttore amministrativo dell'istituto Morvillo Falcone dove questa mattina alle 7.50 si è verificata un'esplosione costata la vita a Melissa Bassi. "I ragazzi sono sotto choc - racconta - e il preside si è subito recato in ospedale. L'esplosione è avvenuta nei pressi del cortile interno della scuola nelle vicinanze di alcuni cassonetti". Una compagna di classe racconta dell'esplosione che si è verificata sotto i suoi occhi. Lei era appena entrata nel bar di fronte alla scuola. Ha sentito le esplosioni, poi il caos. Racconta di Selena, investita dall'esplosione, che ce l'ha fatta riportando solo delle ustioni. "Chiedeva aiuto e si preoccupava di Melissa. Era tutta annerita dal fumo, stava male". Poi spiega: "Vanessa e Melissa erano migliori amiche, erano inseparabili". "Non so se tornerò a scuola. Senza Melissa non sarà la stessa cosa", ha concluso con le lacrime agli occhi. Giulia, invece è salva per miracolo. Lei è una ragazza che frequenta il quarto anno dell'istituto professionale 'Morvillo Falcone e insieme con altre ragazze dell'istituto doveva partecipare stamani ad una sfilata, in un hotel cittadino, dove avrebbe dovuto indossare i vestiti confezionati e realizzati dalle studentesse della scuola. "Avevo capito che l'appuntamento era lì in albergo e quindi mi sono avviata verso l'hotel, invece le mie amiche erano ad aspettarmi lì - racconta Giulia all'Ansa - erano tutte lì davanti alla scuola dove è avvenuta la tragedia. Mi hanno telefonato tutti, allarmati, dopo aver sentito dell'esplosione e mi hanno avvisato di quello che era accaduto". Angelo Rampino, il preside dell'istituto Morvillo-Falcone racconta che "le esplosioni sono state tre ed è stato un attentato di grande portata, chi l'ha fatto aveva un obiettivo preciso"."E' stato un attentato, un attentato che voleva lasciare il segno", ribadisce.