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Piero Grasso: "Darei a Berlusconiun premio per l'antimafia"

Il procuratore nazionale antimafia: "Fondamentali le leggi introdotte dal suo governo"

Andrea Tempestini
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“Darei un premio speciale a Silvio Berlusconi e al suo governo per la lotta alla mafia”. Parole del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, intervistato a La Zanzara di Radio 24. Grasso sottolinea come il governo di centrodestra ha "introdotto delle leggi che ci hanno consentito di sequestrare in tre anni moltissimi beni ai mafiosi: siamo arrivati a quaranta miliardi di euro”. Il procuratore antimafia aggiunge poi che "su altre cose che avevamo chiesto, norme anticorruzione, antiriciclaggio, stiamo ancora aspettando”. Ma resta la frase precedente, quella in cui Grasso spiega come il tanto bistrattato Cavaliere meriterebbe un premio per l'impegno nella lotta contro il cimine organizzato. Nell'intervista il procuratore nazionale  critica poi il sostituto procuratore di Palermo, Antonio Ingroia. Dopo non aver voluto rispondere alla domanda relativa a chi avesse votato al primo turno a Palermo ("non lo dico nemmeno a mia moglie"), è passato all'attacco: "(Ingroia, ndr) fa politica utilizzando la sua funzione. E' sbagliato. Come ha sbagliato ad andare a parlare dal palco di un congresso di partito. Deve scegliere. E per me è tagliatissimo per fare politica”. Subito è arrivata la replica di Ingroia: "Non voglio polemizzare con il procuratore Grasso. Ma so di aver esercitato un mio diritto: la possibilità, per ogni cittadino e magistrato, di esprimere in qualsiasi sede il proprio giudizio in materia di Costituzione e di politica della giustizia”. 

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