Schettino ha fatto "bum". La chiamata inedita
In una telefonata nella notte del naufragio il comandante della Concordia spiegava: "Ho sentito un colpo"
"Lei ha sentito un colpo e avete fatto blackout. Però eravate già a 0.2 dal Giglio. E' possibile?". Tonra capitan Schettino. Da Roma lo incalzano. E capitan Codardo risponde: "Sì, sì. Eravamo a 0.18, 0.2 dal Giglio. Ci stava acqua. E di colpo ho sentito un colpo: bum! Adesso ho fatto scaricare il Vdr, ho detto al comandante in seconda di fare il download del Vdr, e niente, adesso vediamo le cause. Io sono stato sul ponte". E' questo il contenuto di una telefonata inedita pubblicata da TgCom24 tra il capitano della Costa Concordia, Francesco Schettino, e il comando generale della capitaneria di porto di Roma nella notte del naufragio della nave da crociera al largo dell'Isola del Giglio. La chiamata precede la drammatica quanto famosa conversazione con il capitano De Falco (quella dell'ormai celeberrimo "torni a bordo, cazzo". Schettino racconta minuziosamente quanto accaduto durante l'incidente. "Comandà, ci sono altre 200 persone" - "Le lance stanno tutte sul lato sinistro. Ho fatto venire i passeggeri dal lato sinistro, sul lato di dritto della nave praticamente", continuava Schettino; e che cosa è successo? "E' successo che di colpo la nave si è inclinata, i vetri si sono rotti perché ho sentito lo scoppio e praticamente aprendo i cancelletti di imbarco, quelli del ponte 3 che stavano ormai a fior d'acqua, abbiamo mandato a terra le lance facendo servizio tenda e spola, fra la terra e la nave. Un ufficiale mi ha detto: 'comandà ci sono altre 200 persone'. Hanno fatto una corda umana perché la nave sbandava sempre, li abbiamo fatti venire sul lato dritto della nave. Il primo ufficiale del comandante in seconda da poppa mi ha detto: 'comandà ci stanno una decina di persone'. Un altro ha detto cento, un altro centocinquanta. Io nel frattempo mi sono trovato con la nave praticamente addosso - perchè la nave è alta 50 metri - allora mi sono trovato col ponte lance praticamente immerso di acqua e con i lanci delle gru che si stavano praticamente schiacciando e non riuscivano a uscire".