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Impazziti per le tasse Chi è l'uomo che ha assalito Equitalia

Un imprenditore l'uomo che si è barricato ieri all'Agenzia Entrate. Oggi corteo delle vedove dei suicidi per tasse

Lucia Esposito
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Sei ore di paura. Scene da un Paese esasperato, un Paese in cui le cronache dei suicidi degli imprenditori strozzati dalle tasse diventano routine. Ieri Luigi Martinelli, 54 anni, titolare di un'impresa di pulizia in grave crisi economica  ha tenuto il Paese col fiato sospeso: è entrato nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, ha preso in ostaggio una quindicina di ostaggi minacciandoli con una pistola e un fucile a pompa. Dopo qualche ora li ha liberati tutti tranne uno Carmine Mormandi e, con quest'ultimo, è rimasto barricato nei locali minacciando di uccidersi. Sei ore più tardi si è arreso. Ora l'uomo è in carcere a Bergamo.   E' finita bene, ma certamente come scrive il vicedirettore di Libero Massimo De' Manzoni, questa storia  impone una riflessione. Bisogna distinguere tra gli evasori fiscali che sistematicamente e strategicamente non pagano le tase e quegli imprenditori che invece le tasse le hanno sempre pagate. E che ora non ce la fanno più. Costretti a scegliere se pagare i proprio dipendenti o le imposte, spesso scelgono di togliesi la vita. Con le banche che non concedono più crediti e un governo che non distingue tra gli evasori cronici e i poveri cristi che non sanno dove sbattere la testa.   Leggi l'articolo del vicedirettore di Libero Massimo De' Manzoni su Libero in edicola oggi, venerdì 4 maggio Vedove bianche - A Bologna, intanto, sfila il corteo delle cosiddette "vedove bianche", le mogli di coloro (per lo più imprenditori, ma anche dipendenti che hanno perso il posto) che si sono suicidati per le troppe tasse o per i debiti dovuti alla crisi.

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