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Nessuna malattia sessuale, né sfruttamento Le lucciole robot invadono Amsterdam

Una prostituta robot

Secondo i ricercatori entro cinque anni la gente avrà rapporti intimi con i robot: "Un'opportunità che ben verrà accolta dalla gente"

Nicoletta Orlandi Posti
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Nessun rischio di malattie sessuali, nessuno sfruttamento e il piacere assicurato. Le "lucciole" di Amsterdam avranno difficoltà a trovare lavoro se la previsione di due accademici della Nuova Zelanda si avvererà davvero. "Nel 2017, nel quartiere a luci rosse di Amsterdam ci saranno tutte prostitute robot non a rischio di trasmissione di malattie sessuali, non più 'contrabbandate' dall'Europa dell'Est e costrette a schiavitù. Il consiglio della città avrà il controllo diretto sui prezzi delle professioniste del sesso, le ore di attività e le prestazioni sessuali", hanno predetto il 'futurologo' Ian Yeoman e il sessuologo Michelle Mars in un articolo pubblicato sulla rivista 'Futures'. I due ricercatori, entrambi affiliati all'Università degli Studi della Scuola di Wellington Victoria, hanno ipotizzato quale sarà lo scenario futuro del sesso a pagamento. Riferendosi alle previsioni fatte dalla European Robotics Research Network, secondo cui entro cinque anni la gente avrà rapporti sessuali con i robot, i due studiosi parlano delle prostitute robot come un'opportunità che ben verrà accolta dalla gente. Secondo Yeoman e Mars, infatti, il sesso robotizzato sarà più sicuro: lontano da malattie, droga e sfruttamento minorile.

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