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Attacco al cuore del regimeKamikaze uccide il ministro di Assad

Nell'attentato al quartier generale della Sicurezza Nazionale ha perso la vita anche il capo dell'intelligence. Un altro attacco alla caserma dell'esercito

Nicoletta Orlandi Posti
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  E' stato effettivamente un attentato suicida quello che ha colpito oggi a Damasco un vertice tra ministri e alti ufficiali, in corso presso il quartier generale della Sicurezza Nazionale: lo hanno confermato in via riservata fonti delle stesse forze di sicurezza di Assad, precisando che il kamikaze indossava una cintura esplosiva. L'uomo sarebbe appartenuto alla ristretta cerchia delle guardie del corpo incaricate di proteggere i principali gerarchi del regime. Nell'attentato è morto il ministro della Difesa siriano e il capo dell'intelligence militare, cognato di Bashar al Assad.  Un duro colpo al cuore del regime, dunque, visto anche che nel palazzo nel quale è avvenuto l'attentato le misure di sicurezza sono severissime e zona sulla Piazza Rauda nel quartiere di Abu Roummaneh vicina alle ambasciate italiana e americana, è una delle piu' blindate della capitale siriana. Difficile dunque evitare i controlli, tanto che, tra le ipotesi emerse c'è anche quella di un ruolo attivo nell'attentato di un ex body-guard di funzionari vicini ad Assad.  Il Libero Esercito Siriano, la milizia dei ribelli anti-Assad, ha rivendicato l'attacco. "Questo è il vulcano di cui abbiamo parlato, abbiamo appena iniziato", ha avvertito il portavoce Qassim Saadedine. "Il Vulcano di Damasco e il terremoto della Siria" è il nome dell'operazione lanciata lunedì dai ribelli contro le forze del presidente. Anche Liwa al-Islam, un gruppo islamista di opposizione al regime, ha rivendicato su Facebook la responsabilità del gesto. Subito dopo l'attacco, secondo le testimonianze di attivisti, l'esercito ha blindato l'ospedale nel quale sono stati portati i feriti. Intanto stamane sono ripresi i bombardamenti governativi su alcuni quartieri di Damasco, stando a quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che ha aggiunto che ieri almeno 29 militari governativi sono stati uccisi nelle violenze in tutto il Paese, insieme a 66 civili e una ventina di ribelli. Nuovi scontri, secondo l'Ondus, sono avvenuti la notte scorsa nei quartieri di Midan e Kafaksouseh nella capitale.    Una forte esplosione ha interessato una caserma dell'esercito siriano a Damasco. Secondo   quanto riferisce la tv satellitare 'al-Jazeera' è stata colpita la sede del quarto battaglione dell'esercito. Si tratta della seconda esplosione registrata oggi in città dopo quella che questa mattina ha  colpito la sede della sicurezza nazionale, decapitando i vertici della  sicurezza del regime di Bashar al-Assad.    

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