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La Germania: "Ok all'acquisto di bond da parte della Bce"

Andrea Tempestini
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  Una settimana decisiva per il destino dell'euro: l'attenzione dei mercati mondiali è tutta rivolta alla moneta unica. E subito arrivano notizie che offrono ossigeno e respiro. Per primo il buon esito nell'asta di titoli di Stato di cui vi diamo conto nell'articolo. Poi, soprattutto, le parole arrivate da Berlino: dopo le "avvisaglie" di sabato (Angela Merkel disse, come Mario Draghi, che "la Germania farà di tutto per l'euro") la conferma ufficiale. Il governo tedesco ha intenzione di appoggiare la Banca centrale europea in relazione ai nuovi acquisti di Bond di Paesi in crisi, una sorta di nulla osta al meccanismo salva-spread in attesa della sentenza della Consulta tedesca prevista il 12 settembre. Il vice portavoce della Merkel, Georg Streiter, ha spiegato: "Naturalmente il governo tedesco ha piena fiducia nell'indipendenza della Bce. L'Eurotower sta facendo il suo dovere". Parole che aprono anche alla possibilità che in attesa dell'azione del meccanismo salva-spread (acquisti tramite il fondo Esm), gli acquisti possano essere operati direttamente dall'istituto di Francoforte presieduto da Draghi. Il ritornello - Il Vecchio Continente ritorva unità e crea un fronte compatto a difesa della moneta unica. "I governi dell'area euro, la Commissione europea e la Bce faranno tutto il necessario per preservare l'area euro": così Antoine Colombani, un portavoce della Commissione europea, in una conferenza stampa a Bruxelles. Frasi pressochè identiche a quelle di Draghi della scorsa settimana, parole che hanno tracciato una parabola diverso nell'evoluzione della crisi. Il messaggio, ormai, è diventato una sorta di slogan per le autorità continentali e i leader dei paesi europei. Bene l'asta dei Btp - Altro ottimismo è arrivato dall'asta indetta dal Tesoro, che ha venduto 5,48 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni (il target massimo era di 5,5 miliardi di euro). Buoni segnali dal tasso sul decennale, calato sotto il 6 per cento. Sulla scadenza a 10 anni, nel dettaglio, il rendimento medio è sceso al 5,96% dal 6,19%& di fine giugno; per i titoli a 5 anni il rendimento è passato al 5,29% rispetto al 5,84% del mese precedenete. Lo spread tra Btp-Bund a 10 anni, dopo un'impennata iniziale a 470 punti, è tornato verso i livelli di apertura (455 punti base). Bene anche le Borse: a Milano il paniere principale Ftse Mib guadagnava l'1,43% mentre il complessivo All Share l'1,85 per cento. Nel resto d'Europa, Parigi saliva dello 0,4%, Francoforte dello 0,84% e Londra dello 0,55 per cento.  

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