Pagare meno la rata del mutuo:ecco come fare
Migliorano le possibilità di accedere a un prestito per le famiglie. Ma per chi ha già un impegno è possibile alleggerire l'esborso mensile
Il mercato dei mutui è sempre più contratto: negli ultimi mesi si è registrato il crollo della domanda, mentre in parallelo sono sempre più rigide le condizioni per accedere a un prestito per l'acquisto della prima casa. Eppure le ultime rilevazioni rivelano che, per le famiglie, c'è uno spiraglio in più. Gli ultimi dati del Crif evidenziano come nel primo semestre del 2012 la domanda dei mutui ha segnato un calo preoccupante, pari al 44%, ma la stretta creditizia nei confronti delle famiglie si è leggermente allentata. La conferma è arrivata anche da Bankitalia, che sottolinea come tra aprile e giugno le condizioni di accesso ai mutui siano leggermente migliorate. Buone notizie, inoltre, arrivano dall'assestamento degli spread medi praticati sulle nuove erogazioni: dopo essere stati triplicati in pochi mesi, si sono mantenuti attorno al 3 per cento. Allungare l'operazione - In un mercato leggermente più accessibili e al tempo della crisi economica, per chi accende un mutuo l'obiettivo è risparmiare il più possibile. Se chi deve stipulare un nuovo prodotto può scegliere un ventaglio di tassi fissi a partire dal 5% e di variabili di circa 2 punti più bassi (il risparmio immediato è del 20%, ma il rischio è maggiore quando i tassi torneranno a salire), chi si trova già a dover pagare le rate del mutuo può provare a ridurre la propria rata. E' difficile per chi ha un prestito a tassi variabili, perché con l'Euribor vicino allo zerro ottenere condizioni migliori è un'impresa ardua. E così, l'unica via è quella di allungare il prestito: l'operazione permette di abbattere anche del 30% la rata mensile, che però a lungo andare diventerebbe molto onerosa poiché impone di versare complessivamente maggiori interessi. Da fisso a variabile - Chi invece volesse passare dal tasso fisso a quello variabile dovrà valutare con attenzione tutte le conseguenze della scelta. Nell'immediato, infatti, il risparmio sarebbe significativo: considerando lo scenario europeo, i vantaggi potrebbero essere tangibili per un periodo dai 3 ai 5 anni. Nel lungo termine, però, la scelta potrebbe rivelarsi potenzialmente pericolosa. Inoltre una tale decisione potrebbe anche scontrarsi con le "resistenze" delle banche, che ormai quasi regolarmente applicano dei tassi più elevati ai mutui per sostiuzione rispetto a quelli applicati alla nuova stipula.