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Piazza Affari vola dopo le parole di Draghi. Lo spread crolla a 475 punti

Il governatore della Bce: "Faremo di tutto per salvare l'euro". E i mercati ci credono: boom di acquisti e iniezione di fiducia

Andrea Tempestini
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  Il presidente della Bce mette le ali a Piazza Affari e alle altre Borse europee, in modo particolare a Madrid. Mario Draghi è intervenuto alla Global Investment Conference, a Londra, mandando ai mercati messaggi chiari: la Bce, ha detto, "è  pronta a fare tutto il necessario per salvare l'euro". Tanto è bastato per far scattare gli acquisti, specie sulle Borse che avevano perso di più nelle ultime sedute, come Milano e Madrid, rimbalzate ieri, mercoledì 25 luglio, dopo una serie negativa che, in piazza Affari, durava da tre sedute. Milano aveva aperto piatta, ma intorno alle 15 l'euforia la faceva da padrone: il paniere principale Ftse Mib guadagnava il 4,23% e il complessivo All Share il 3,92 per cento. A fine giornata, contraddistinta dagli acquisti sui bancari, il Ftse Mib ha chiuso in progresso del 5,62%, tornando sopra quota 13mila punti (a 13.210), mentre l'All Share ha guadagnato il 5,24% (a 14.249 punti). Gli altri listini - Positivi anche gli altri listini europei: Madrid maglia rosa ha guadagnato il 6,06%, Francoforte il 2,75%, Parigi il 4,07%, Amsterdam il 2,36%, Londra l'1,36 per cento. In controtendenza soltanto Atene, negativa, con l'indice principale che ha lasciato lo 0,64%: una spia del fatto che i mercati possono ancora credere al salvataggio dell'eurozona, ma non di Atene, sempre più ai margini della moneta unica.  Spread in picchiata  - Altre buone notizie, infine, dal fronte dello spread, sul quale le parole di Draghi - a cui però ora devono seguire interventi veri, in primis la licenza bancaria a favore del fondo salva-Stati - hanno pesato come un macigno: il differenziale Btp-Bund aveva aperto a 518 punti base, per poi salire fino a 520, mentre dopo le parole del governatore è crollato sotto i 500 punti, fino a quota 472 (per poi tornare a 475). Una disce inarrestabile che ha portato il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni al 6% tondo. Lo spread Bonos-Bund si attestava intorno ai 610 punti base, in netto calo rispetto ai valori della vigilia. L'asta dei Ctz - In una giornata indubbiamente positiva per i mercati dopo le tensioni spasmodiche dei giorni precedenti, una postilla negativa è arrivata dall'asta dei Ctz indetta dal Tesoro: sono stati venduti titoli con scadenza a maggio 2014 per 2,5 miliardi di euro, ma il loro rendimento lordo si è attestato al 4,86% (rispetto al 4,7% di giugno), ritoccando il livello massimo dalla nascita dell'euro che fu stabilito lo scorso novembre.  

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