Moody's colpisce ancoraDeclassate banche e Regioni
Dopo il taglio del rating sovrano dell'Italia attuato alla metà di giugno, come prevedibile, l'agenzia Moody's ha annunciato una serie di azioni sui giudizi di banche, società ed enti locali, dal momento che - si segnala in una nota - "esistono numerosi canali di contagio" e, anche "nel caso anche delle utilities più solide, è difficile mantenere un giudizio di uno o più livelli superiore" a quello del rating Paese. Tanto più - si aggiunge - che "il governo potrebbe non essere in grado di fornire sostegno finanziario agli istituti bancari" nel caso di difficoltà. Il quadro delle azioni intraprese da Moody's è complesso è riguarda 23 enti locali (fra cui 14 regioni e 4 città), istituzioni finanziarie e società. In dettaglio le azioni a livello societario vedono Poste Italiane scendere a Baa2 da A3, mentre Eni passa da A2 ad A3. Atlantia scende da A3 a Baa1, così come Terna e la Compagnia Valdostana delle Acque, mentre Acea scende da Baa1 a Baa2. Il rating provvisorio Baa1 di Snam resta sotto osservazione così come il giudizio Baa2 di Finmeccanica, mentre l'outlook di Sias passa da stabile a negativo. Sotto osservazione per eventuali tagli il rating Baa1 di Hera. Sfuggono invece alla 'scure' di Moody's Enel e la sua controllata spagnola Endesa, Edison, A2A e Aeroporti di Roma con la controllata Romulus Finance. Nessun intervento neppure sul rating di Telecom. A livello di banche e istituzioni finanziarie, gli interventi di Moody's riguardano: UniCredit che scende da A3 a Baa2 (l'agenzia sottolinea le attività internazionali del gruppo ma anche la sua "importante esposizione al mercato domestico"), stesso taglio per Intesa Sanpaolo e Imi; scende a Baa2 anche Carifirenze, mentre Banca Monte Parma passa da Baa1 a Baa2, così come Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Banca Popolare Friuladria e GE Capital. Giù di un livello - da Baa2 a Baa3 - Carige, UniCredit Leasing e Credito Emiliano, mentre scendono a Baa2 anche Cassa Depositi e Prestiti e Ismea. Nessun intervento invece sul rating Baa2 di Bnl per via del supporto finanziario di BNP Paribas. Fra gli enti locali si segnala come per le provincie autonome di Trento e Bolzano il rating scenda da A1 ad A3, così come per Cassa del Trentino. Queste peraltro sono le uniche entità a livello amministrativo locale - assieme alla Lombardia (passata da A2 a Baa1) - che rimangono, per diverse ragioni, al di sopra del rating sovrano italiano. Allo stesso livello (Baa2) dell'Italia scendono da A3 le regioni Basilicata, Liguria, Umbria, Veneto, Puglia, Sardegna, Sicilia, oltre alle città di Milano, Siena e Venezia. Più in basso del rating sovrano scendono le regioni Abruzzo e Piemonte (da Baa1 a Baa3), Calabria, Lazio, Molise e Campania (da Baa2 a Baa3), oltre alle città di Civitavecchia (da Baa1 a Baa3) e Napoli (da Baa3 a Ba1).