Il massacro in 4 anni di crisi:178 miliardi di nuove tasse
L'Italia ha dovuto digerire dieci manovre per 329 miliardi e 520 milioni. Il 55% lo abbiamo pagato noi tra imposte e balzelli
In quattro anni di crisi l'Italia ha dovuto digerire dieci manovre (tra finanziarie, decreti correttivi, manovre bis, leggi di stabilità e la cosiddetta spending review). La ricetta? Sempre la stessa: più tasse e più tagli. E la montagna di quattrini (per la stragrande maggioranza pagati da noi) ha raggiunto vette esorbitanti. Il calcolo lo ha fatto Il Sole 24 Ore: quattro anni, dieci manovre e richieste per 329 miliardi e 520 milioni di euro. Di questa montagna di euro, il 55%, ossia 178 miliardi, è rappresentato dall'aumento delle entrate. Ossia da nuove tasse e balzelli. Tagli o tasse - Il punto è che le munizioni utilizzate per tentare il risanamento del bilancio pubblico sono sempre e soltanto due: chiedere più soldi ai cittadini o tagliare i fondi a disposizione della macchina pubblica. E i numeri messi in fila fanno davvero paura: le cifre complessive, spiega Il Sole 24 Ore, sono il frutto degli effetti messi a bilancio anno per anno dei diversi interventi. Non si tratta, tecnicamente, dell'impatto a regime sui saldi di finanza pubblica, ma delle risorse realmente chieste ai cittadini. Per comprenderci, ecco un esempio: se una manovra introduce una tassa che porta un miliardo il primo anno, due il secondo e tre dal terzo, l'effetto a regime è pari a tre miliardi, ma i soldi versati nel tempo e versati dai cittadini ammontano a sei.