Niente più mutui per i giovani:"In quattro anni calo del 30%"
Lo studio di Bankitalia: a pagare dazio anche le famiglie extra Ue. Crescono invece i prestiti d'importo elevato, superiori ai 150mila euro
Sempre meno mutui, sempre più sudore per ottenerli. E a pagare più di tutti la stretta del credito sono le famiglie più giovani e quelle originarie di Paesi che non appartengono all Ue: è la situazione fotografata da uno studio di Bankitalia dal titolo La crisi e le famiglie italiane. "Nel periodo 2008-2011 - spiega il rapporto di Palazzo Koch - il numero di mutui concessi dalla banche per l'acquisto di abitazioni è diminuito di oltre il 20 per cento rispetto al quadriennio 2004-2007". Le fasce più colpite sono quelle dei giovani (i mutui concessi sul quadriennio 2004-2007 sono calati del 30%) e le famiglie extra Ue, che secondo Bankitalia hanno subito le ripercussioni "sia della fase negativa del ciclo economico, caratterizzata all'aumento del tasso di disoccupazione e dal calo sostenuto dei redditi delle famiglie, sia delle politiche di affidamento più selettive da parte degli intermediari". Mutui di ammontare elevato - Situazione leggermente più rosea per chi ha contratto un mutuo avendo alle spalle un contesto economico meno difficile: "L'irrigidimento dell'offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati", spiega Bankitalia. Il dato si può leggere in controluce anche dall'andamento dell'erogazione dei mutui di ammontare elevato, ossia supriori ai 150mila euro, aumentati di due punti percentuali nel medesimo periodo di riferimento. Sui mutui di importo magguiore ha inoltre colpito in misura minore l'aumento dello spread sui mutui a tasso variabile di fine 2008. Bankitalia conclude sottolineando come gli istituti che hanno stretto il rubinetto sulla clientela a più alto rischio: "Ciò è testimoniato anche dalla minore incidenza delle sofferenze nei primi due anni successivi all'erogazione per i mutui concessi negli anni 2009 e 2010 rispetto a quelli concessi nel periodo 2006-2008".